Boldrini: no a indulgenza su neofascisti. Facebook non sia terra di nessuno.
Laura Boldrini continua la sua campagna di attenzione sul ritorno alle ideologie di stampo fascista. Dopo i recenti e gravi fatti di Como e il blitz fascista di Forza Nuova sotto la sede di Repubblica, la Presidente della Camera lancia l’allarme sociale, sottolineando che non si tratta solo di un problema italiano, ma internazionale:
“Non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte alla minaccia di aggressione all’ordinamento democratico. In Europa e anche in Italia sono attivi gruppi, a volte veri e proprie partiti che si ispirano a ideologie fasciste e sfidano apertamente lo Stato. Non sono gruppuscoli di ragazzi eccentrici e intemperanti: non si può essere indulgenti su questo, altrimenti si arriva quando è troppo tardi” ha detto la Boldrini, in occasione dell’apertura dei lavori del secondo forum parlamentare Italia-America latina e Caraibi.
In particolare, Boldrini insiste con l’allarme sulle attività nei social media, tema su cui la Presidente discute da diversi anni. Un messaggio d’accusa che lancia (non è una novità) al social fondato da Mark Zuckerberg: “Su Facebook ci sono migliaia di pagine che inneggiano al fascismo: alcune sono chiaramente apologetiche, e l’apologia di fascismo in Italia è reato.”
“Non è possibile che Facebook sia terra di nessuno, senza regole; e non si può liquidare la questione dicendo che sono fenomeni nazionali, regolati da leggi nazionali, e dunque Facebook non può fare nulla. Fascismo e nazismo sono state tragedie globali. Non si può liquidare così la questione“, ha concluso Boldrini, auspicando di “rafforzare la collaborazione delle assemblee parlamentari” contro questi fenomeni.