Ancora una volta l’inghippo è uno solo: il Ministero dell’Economia. In questa fase di frenetiche trattative, M5S e Lega stanno cercando la collocazione da dare a Paolo Savona, l’uomo della ‘discordia’ sul quale è calato il veto del Colle. Si sta lavorando alla ‘sostituzione’ dell’economista euroscettico, che dovrebbe essere spostato in un’altra casella per uscire dallo stallo e far partire la riedizione del governo gialloverde. In queste ultime ore si starebbe trattando, a quanto si apprende, per far traslocare Savona dal Tesoro agli Affari Europei. Ma sul tavolo resterebbe anche l’opzione di uno ‘spacchettamento’ del Mef, con la possibilità di separare il Tesoro dalle Finanze e attribuire quest’ultimo all’ex ministro del governo Ciampi.
Continuano dunque contatti e incontri tra gli emissari di Carroccio e 5 Stelle. Nel primo pomeriggio, raccontano, ci sarebbe stato un vertice dello stato maggiore leghista a Montecitorio con Matteo Salvini: presenti Giancarlo Giorgetti, Gian Marco Centinaio, Claudio Borghi, Stefano Candiani, Armando Siri, Roberto Calderoli e Nicola Molteni.
“Savona in una posizione diversa può farci uscire da uno stallo importante. In questo momento è possibile far partire il #GovernoDelCambiamento. Mi auguro che ci sia ragionevolezza e responsabilità da parte di tutte le forze politiche” scrive su Facebook Carlo Sibilia, deputato M5s, immaginando che questa possa essere la soluzione ai problemi per la formazione del Governo.
Frattanto spunta il nome di Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione e professore di Economia politica all’università di Tor Vergata, sul tavolo delle trattative tra il capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio e il segretario della Lega Matteo Salvini, stando a quanto riferiscono fonti del M5S. A quanto si apprende, il professore potrebbe essere il candidato a sostituire Paolo Savona al ministero dell’Economia nella squadra di Governo giallo-verde.