“C’è totale confusione sulle procedure di accesso agli ammortizzatori sociali in beneficio degli artigiani”.
Lo afferma il tecnico della Confederazione generale dei sindacati autonomi Alfredo Mancini, intervenuto oggi in videoconferenza in un tavolo virtuale con le parti sociali convocato dall’Assessore al Lavoro Claudio Di Berardino sui criteri di utilizzo della Cassa integrazione in deroga.
“Nell’accordo quadro sugli ammortizzatori sociali degli artigiani è stata definita anche la necessità di aderire ad un Fondo gestito da un ente privato, ed oggi abbiamo proposto la modifica dell’articolo 5 perchè in palese conflitto con la legislazione vigente ed il chiarimento della circolare numero 47 dell’Inps che spiega come il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato non preveda limiti dimensionali e non rileva se l’azienda sia in regola con il versamento della contribuzione al Fondo. Un accordo non può disapplicare le norme – spiega Mancini -. In piena emergenza covid-19, non si può affidare il sostegno economico dovuto agli artigiani per legge alla mercé di un ente privato che obbliga, senza diritto, ad aderirvi e regolarizzare presunte mancanze di versamento. Oggi in sede regionale, pur rilevando l’irregolarità, non abbiamo trovato alcuna apertura per l’opportuna modifica e per questo con la federazione della Fesica ci rendiamo disponibili ad intraprendere tutte le azioni necessarie in favore degli artigiani che vedano rifiutarsi un sostegno statale da una pretestuosa gestione di un ente privato, conclude Alfredo Mancini“.