“Prendiamo atto di questo irrigidimento della Regione Lazio rispetto ad un test da ripetere ogni circa venti giorni e che renderebbe possibile scoprire molte cose sul Covid-19 e soprattutto contribuirebbe in modo significativo ad individuare gli asintomatici prevenendo il contagio e la degenerazione della malattia. Ci domandiamo: perché impedire di fare i test? Se l’assessore Alessio D’Amato è così sicuro di poter garantire test sierologici gratuiti su tutta la popolazione del Lazio ci faccia capire ‘chi’, ‘come’ e ‘dove’ potrà fare questi test. Come operatori nel settore sanitario esigiamo trasparenza e garanzie”.
“Ci dica anche, l’assessore, se intende mandare ispezioni per verificare chi sta già facendo e continuerà a fare test in modo abusivo e a pagamento ma soprattutto ci racconti se autorizzerà i lavoratori e i privati a farli o se invece ingolferà le strutture ospedaliere provocando ancora più occasioni di contagio in totale disapplicazione del decreto e delle normativa di sicurezza. Pensare di coinvolgere i medici di base richiederebbe ben altro livello di approfondimento, attesa la delicatezza del sistema e la possibilità di sovraesposizione al rischio”.
Lo dice la patron di “Artemisia Lab” Mariastella Giorlandino, in rotta con l’Assessore alla sanità della Regione Lazio D’Amato, in una nota divulgata alle redazioni.