Istituire un’Agenzia pubblica per le adozioni internazionali, che fornisca assistenza giuridica, sociale e psicologica alle coppie che vogliono adottare un bambino proveniente dall’estero: lo prevede una proposta di legge a prima firma delle deputate del Pd Anna Rossomando, Sandra Zampa e Lia Quartapelle, presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera dalle promotrici.
“L’Agenzia – ha precisato Rossomando – non intende sostituirsi agli enti privati ma li affianca, in un rapporto virtuoso fra pubblico e privato”. Il modello è quello dell’ARAI (Agenzia regionale per le adozioni internazionali) del Piemonte, che già da tempo gestisce la fase di preparazione delle famiglie,è’ presente nei Paesi e segue il periodo del post adozione, che è forse la fase più delicata dell’iter adottivo. La proposta si inserisce in un più ampio intervento di riforma del sistema delle adozioni, allo studio della Commissione giustizia della Camera che ha appena avviato un’indagine conoscitiva.
“Ci siamo resi conto che bisogna rivisitare tutta la disciplina” hanno spiegato le deputate. Costi elevati, tempi troppo lunghi e poca assistenza nel post adozione sono le criticità maggiori dell’attuale sistema, che non a caso registra negli ultimi anni un calo consistente delle adozioni internazionali. Appare ormai necessaria, si legge nella proposta, una legge che preveda un servizio pubblico nazionale al pari di quanto già previsto da altri Paesi come la Francia.
L’Agenzia avrebbe sede legale e di rappresentanza a Roma presso la Presidenza del Consiglio e una sede tecnico-operativa a Torino. In ogni regione poi ci sarebbero nuclei di operatori specializzati. In questa fase, l’ente pubblico si affiancherebbe alla Commissione adozioni internazionali, che sembra pero’ destinata a scomparire nel progetto di riforma complessiva, e collaborerebbe con i Tribunali per i minorenni. L’Agenzia avrebbe una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro annui a partire dal 2016.
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