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Immigrazione, Salvini si dichiara “meschino ma non fesso”

Sull’immigrazione gli italiani si spaccano: sempre più polarizzati, i moderati si riducono anche se restano maggioranza relativa. La questione dell’arrivo di flussi migratori consistenti nel nostro paese è tornata prepotentemente all’ordine del giorno. L’ultimo episodio, cui i media hanno dato grande risalto, è stato il salvataggio di un barcone pieno di migranti mercoledì scorso. Tutti gli osservatori concordano con il ritenere che, anche grazie all’inizio dell’estate, l’arrivo di persone dal Nord Africa e da altri paesi si intensificherà ulteriormente nei prossimi mesi. Riguardo all’accettazione degli immigrati che giungono sul nostro territorio, gli italiani si dividono in tre gruppi con posizioni differenti. E’ quanto emerge da un sondaggio svolto nei giorni scorsi dall’istituto Eumetra Monterosa su di un campione rappresentativo dei cittadini al di sopra dei 17 anni.

Una parte di costoro, circa un intervistato su quattro, con un’accentuazione relativa tra chi è laureato, sposa l’idea che, in ogni caso ”bisogna accogliere tutti gli immigrati perché sono perseguitati nel loro paese di origine”. Sul fronte opposto, tuttavia, una quota significativamente maggiore, corrispondente a circa un terzo degli interpellati (33 per cento), afferma, senza esitazione, che ”bisogna respingerli tutti perché l’Italia non può accoglierne ancora”, impedendo in altre parole del tutto l’accesso di nuovi profughi. E’ una convinzione assunta in particolare dai più giovani, tra i 18 e i 24 anni, tra i quali questa opinione costituisce la maggioranza relativa. Ovviamente questa presa di posizione trova una significativa intensificazione anche tra gli elettori della Lega Nord. Tuttavia, dalle risposte degli intervistati, appare ancora oggi prevalere una visione forse più realistica e mediana rispetto alle due posizioni estreme. La maggioranza relativa (39 per cento) dichiara infatti la propria preferenza per ”accettare solo una parte degli immigrati e respingere quelli in eccesso”.

Intanto proprio sul tema in questione a ‘tuonare’ contro il Presidente del Consiglio Renzi è il capogruppo leghista alla Camera Fedriga, che dice:  “I nostri confini, da nord a sud, sono giornalmente assediati da migranti che cercano in tutti i modi di entrare in Italia e Renzi dice che non si tratta di invasione. Siamo certi che sia l’unico a pensarla in questo modo. Invece di appoggiare i candidati sindaco del suo partito, facesse il premier di tutti e andasse tra la gente per capire cosa sta realmente accadendo. Certo che se i suoi parametri di paragone sono situazioni limite come Calais e Idomeni, allora  siamo messi davvero male. Ancora una volta Renzi si costruisce una storia tutta sua e pensa di prendere in giro milioni d’italiani. Il giochetto però non funziona più perche’ tutti abbiamo gli occhi per vedere lo scempio che ha creato“. Ironiche invece le parole di Matteo Salvini: “Renzi definisce ‘meschino’ chi parla di invasione? Io sono meschino ma non schiavista, complice o fesso“.

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