di Roberta Pugliese
A pochi mesi dall’approvazione del decreto sulle unioni civili che prevede il riconoscimento legale delle coppie omosessuali e regolamenta le convivenze al di fuori del matrimonio, ha avuto luogo la terza stesura del libro “Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale” dello psicoanalista Vittorio Lingiardi.
La presentazione del saggio, che si colloca in un contesto in cui una parte dell’Italia è favorevole all’uguaglianza tra coppie “etero” e “omo”, mentre un’altra parte difende il diritto naturale dei bambini ad avere un padre e una madre e cercano di salvaguardare l’istituzione del matrimonio, è stata ospitata questa mattina presso la Sala Nassiriya del Senato.
L’autore del libro parla di minority stress, che colpisce la minoranza il cui orientamento sessuale non è etero. Individui che si sentono rifiutati non solo a scuola, per strada, nei tribunali e negli ospedali, ma a casa propria. Non sono accettati dal proprio nucleo famigliare.
Il volume, dalla copertina emblematica che rappresenta due uomini sulla luna ad indicare l’irrealizzabilità nel riconoscere un legame tra persone dello stesso sesso, cerca di inquadrare il discorso psicologico in un più ampio contesto sociale e politico, analizzando il problema anche in chiave internazionale.
Infatti, seppur la realtà italiana pare essere costrittiva su quest’argomento, sono ben 18 (23 favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti) i Paesi che pochi giorni fa hanno espresso voto contrario alla risoluzione dell’ONU che prevede la nomina di un incaricato a svolgere la mansione di osservatore, con il compito di monitorare la violenza e la discriminazione basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
In Italia si vedono però le prime aperture anche se “La strada è ancora lunga e c’è ancora molto da fare sul tema della genitorialità ” sostiene il Senatore Sergio Lo Giudice intervenuto nel corso della conferenza stampa. “In tanti mi hanno scritto lettere di aiuto. Uomini e donne mi raccontavano la paura di fare coming-out con i genitori. Storie di mamme e papà che desideravano vedere riconosciuti i diritti dei figli omosessuali. Ora finalmente queste persone sono tutelate” ha affermato la promotrice del disegno di legge sulle unioni civili Monica Cirinnà.