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Parlamento

2016: La Camera dei deputati più virtuosa del Bundestag e dell’House of Commons

Nel 2016 la Camera dei deputati restituirà al bilancio dello Stato 47 milioni di euro. Si tratta della restituzione più consistente mai operata a Montecitorio. Questa somma si aggiunge ai 73 milioni di euro restituiti negli anni 2013, 2014 e 2015 (per un totale di 120 milioni di euro di somme restituite nel quadriennio 2013-2016) e ai 150 milioni di minor dotazione richiesti al bilancio dello Stato nel triennio 2013-2015 rispetto al 2012. Complessivamente, nel corso dell’attuale legislatura, la XVII,  per il funzionamento della Camera il bilancio dello Stato ha risparmiato 270 milioni di euro. Un risultato importante che sicuramente libera risorse per il Paese.

Ma entriamo nei dettagli. Al netto della restituzione al bilancio dello Stato, la spesa prevista per il 2016 si attesta a 965,8 milioni di euro, inferiore di 20,8 milioni di euro rispetto all’anno precedente (il 2,11 per cento in meno). Rispetto alla spesa prevista nel 2011, anno del picco massimo, la spesa della Camera è diminuita del 12,8 per cento. Nello stesso periodo la spesa per le Amministrazioni centrali dello Stato è aumentata dell’11 per cento circa.

Al netto della spesa previdenziale e della restituzione al bilancio dello Stato, nel 2016 la spesa per il funzionamento della Camera dei deputati sarà pari a 562,5 milioni di euro (inferiore di circa 9 milioni di euro rispetto al 2015). Il confronto di questo dato con quello relativo ai parlamenti dei principali paesi europei – al netto della spesa previdenziale, che non grava sui bilanci di diversi parlamenti stranieri, e ponendo a raffronto aggregati di spesa omogenei – evidenzia come la spesa per il funzionamento della Camera sia inferiore alla spesa del Bundestag e della House of Commons. commons

Per i deputati, la spesa prevista per il 2016 risulta inferiore a quella del 2011 nella misura del 13,2 per cento; la proroga del blocco dell’indennità parlamentare e dei rimborsi per le spese di soggiorno e per l’esercizio del mandato determina inoltre una riduzione della spesa, rispetto all’andamento tendenziale, pari a circa 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018. La spesa per le retribuzioni del personale dipendente si riduce dai 196,3 milioni di euro del 2015 ai 175,6 milioni di euro del 2016 (meno 10,5 per cento), per scendere ulteriormente nel 2017 a 161,9 milioni di euro (meno 7,8 per cento). Si prevede che nel 2018 la spesa si assesti ad un livello inferiore di oltre 70 milioni di euro rispetto alla spesa dell’anno 2012 (238,4 milioni di euro), ultimo anno della precedente legislatura: una riduzione che equivale a circa il 30 per cento.

Nel 2016 anche la spesa per l’acquisto di beni e servizi – 83,2 milioni di euro – segna una diminuzione rispetto all’anno precedente: meno 2,4 milioni di euro, pari al 2,9 per cento in meno. Ponendo a raffronto le diverse componenti della spesa per beni e servizi, rispetto al 2012, ultimo anno della precedente legislatura, si registra una riduzione di oltre 64 milioni di euro.

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