Le Nazioni Unite hanno lanciato l’invito, alcuni Paesi l’hanno già fatto, l’Italia ancora no. Si tratta dell’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, da celebrare nella terza domenica di novembre. Una proposta di legge di 60 deputati, primo firmatario il dem Emiliano Minnucci, si propone di colmare questo gap. Obiettivo dell’iniziativa, ha spiegato lo stesso deputato insieme ai colleghi Alessia Morani (Pd), Paolo Gandolfi (Pd) e Valentina Vezzali (Scelta Civica) ieri in una conferenza stampa, è di “promuovere un momento di riflessione su uno dei temi più sentiti” ma anche di cominciare un percorso di sensibilizzazione e prevenzione per una migliore condotta di guida degli automobilisti e dei motociclisti.
Sulla base dei dati provvisori pubblicati dall’Istat il 19 luglio, infatti, nel solo 2015 si sono verificati in Italia 173.892 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.419 vittime e 246.050 feriti.
Per la prima volta dal 2001, dunque, cresce il numero di vittime nel nostro Paese (+38, pari a +1,1%): un aumento determinato dall’incremento registrato su autostrade e strade extraurbane che è stato pari al +6,3% e +1,9% rispetto all’anno precedente.
“Dal 2000 a oggi – ha ricordato Minnucci – abbiamo contato 75 mila vittime e oltre 300 mila disabili permanenti. E’ necessario promuovere una nuova cultura di responsabilità e di rispetto che impegni tutta la società'” ha aggiunto.
Minnucci ha reso noto che la prossima settimana la Commissione trasporti dovrebbe cominciare l’esame della proposta: “Spero nella legislativa, in modo da avere la legge prima di novembre” ha spiegato. Alessia Morani, che è stata relatrice del ddl sull’omicidio stradale, ha rivolto un appello alla Rai, affinchè dedichi una giornata all’educazione stradale attraverso le sue reti.