di Davide La Cara, Otto Fiori e Roberta Pugliese
Giornata agitata davanti le piazze di Camera e Senato, numerose le proteste da parte di sindacati e associazioni: Milleproroghe, Uber e salario dei Vigili del fuoco i principali motivi delle manifestazioni. La Commissione Affari Costituzionali del Senato, dopo aver incontrato in mattinata una delegazione di manifestanti, ha deciso per una proroga fino al 31 dicembre 2018 delle norme europee sulla liberalizzazione delle concessioni per il commercio in strada. Il risultato è quello di numerose modifiche al decreto “Omnibus” del Governo in cui è finito un po’ di tutto, dalla proroga alla Dis-coll a quella per le norme antincendio in asili, hotel e rifugi, passando per la proroga alla Bolkestein sul commercio a quella sull’applicazione delle norme che regolamentano gli Ncc e Uber. Misure che hanno suscitato le proteste. Il provvedimento, dopo l’ok di stamattina da parte del Senato, sarà ora inviato alla Camera per l’approvazione definitiva e la conversione in legge entro il 28 febbraio. Considerando i tempi stretti, si preavvisa un esame blindato.
La direttiva Bolkestein prevede l’avvio di gare pubbliche per la concessione delle licenze, implicando una concorrenza che per molti non sarebbe ad armi pari. A Roma poi la vicenda è particolarmente sentita: gli ambulanti (regolari) sono ben 12.000. La stessa direttiva colpisce anche i titolari di stabilimenti balneari, il Parlamento italiano infatti ha prorogato oltre ogni limite possibile l’affidamento senza gara delle concessioni delle spiagge, in violazione dei principi di libera concorrenza ribaditi dalla direttiva. La Corte europea aveva infatti bocciato la proroga che rimandava le concessioni al 2020, lasciando però margine in base agli investimenti fatti dai concessionari per valorizzare il bene pubblico avuto in concessione.
In concomitanza, anche oggi, ha avuto eco la manifestazione nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti da tutte le parti d’Italia. I VVF hanno stipendi bassi, molto più di quelli del corpo di Polizia e oggi davanti Montecitorio insieme ai loro rappresentanti sindacali, hanno spiegato le ragioni della protesta. Tra queste il mancato scorrimento della graduatorie del concorso VVF a n.814/2008 che sta penalizzando molti. Il paradosso è che il corpo attualmente ha una carenza organica di 3000 unità e questo numero collima perfettamente con quello degli idonei presenti proprio nell’ultimo concorso pubblico di 814 posti. Sarebbe insomma l’unica graduatoria da cui attingere, ma questo non succede ancora. E a nulla, oggi, sono valse le trattative e gli incontri con sottosegretari e ministri.
Malumori anche per i tassisti che sono in sciopero fin dalla giornata di ieri e sotto il Senato si sono riuniti contro il decreto Millepropoghe che, a loro avviso, aprirebbe la strada alla normalizzazione di Uber in Italia. La norma approvata rimanda al 31 dicembre 2017 il termine entro cui il Ministero delle Infrastrutture deve emanare il provvedimento finalizzato a impedire le pratiche di esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente. Un nuovo slittamento dunque all’entrata in vigore delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente (Ncc).
Il video di una delle proteste:
http://https://www.youtube.com/watch?v=yJY2IyZuV60