Il vice-presidente del Senato Roberto Calderoli, vuole proporre una legge che limiti la libertà di culto islamico in Italia. Il ddl depositato al Senato contiene disposizioni “volte a contrastare i precetti religiosi e ideologici incompatibili con i principi costituzionali, l’ordinamento giuridico, la pubblica sicurezza e il benessere sociale della collettività” e introduce il reato di “apologia di shaaria“.
Quanto proposto da Calderoli “imporrebbe l’istituzione di un registro per l’iscrizione dei ministri del culto, come gli imam, dei formatori spirituali e delle guide di culto appartenenti alle confessioni o associazioni religiose che non hanno stipulato intese con lo Stato ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione, l’esplicito riconoscimento della democraticità e della laicità dello Stato italiano”. Inoltre Calderoli propone il “divieto dell’uso di lingue diverse da quella italiana in tutte le attività pubbliche che non siano strettamente collegate all’esercizio del culto”.
Calderoli ci tiene a precisare che “Il 90% dei lettori veneti e friulani (l’89,9% ad essere precisi) dello storico quotidiano del Nord Est, il Gazzettino, sono d’accordo con il mio disegno di legge per dare regole chiare, e soprattutto paletti chiari, all’Islam.” Un campione che sembra davvero poco rappresentativo, ma soprattutto in contrasto con le leggi costituzionali da Calderoli evocate. Dimenticando che esiste il codice penale, il senatore già noto per le “magliette anti-islam”, parlando di leggi costituzionali, dimentica anche l’Articolo 19, che recita:
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
“Questa mia proposta di legge – dichiara il senatore della Lega Nord – si basa sulla premessa che non vi potrà mai essere integrazione senza la preventiva accettazione da parte di tutta la comunità islamica del principio fondamentale della separazione inequivocabile tra la sfera laica e quella religiosa. È arrivato il momento di mettere paletti all’Islam e questa mia proposta di legge può farlo: e sono contento di sapere che il 90% dei cittadini finirà interpellati abbia risposto positivamente a riguardo” conclude Calderoli.