Si chiama Nazione Futura il nuovo think tank, presentato a Roma in un convegno presso la Terrazza Civita, intitolato “Il centrodestra del futuro. Idee per una nuova classe dirigente verso le primarie“. Nazione Futura mira a riunire le principali anime culturali del centrodestra e con varie iniziative “approderà” anche in città come Torino, Milano e Bari per chiedere ai partiti del centrodestra il rinnovamento della classe dirigente e la promozione dell’unità attorno a valori e idee condivise.
Il think tank, coordinato dall’editore Francesco Giubilei, realizzerà una rivista cartacea trimestrale di approfondimento politico-culturale, oltre ad una collana di libri; si radicherà nel territorio attraverso circoli che periodicamente organizzeranno eventi ed iniziative.
Al convegno romano hanno aderito Lorenzo Castellani (La cosa blu), Cristian Aurizi (Liberalmente), Federico Iadicicco (Minas Tirith), Giorgio La Porta (Centro-destra.it) e Silvia Pispico (Cantiere La nostra destra).
Nazione Futura vuole favorire il dibattito politico-culturale e l’aggregazione di varie anime della società civile accomunate da ideali comuni per migliorare l’Italia attraverso proposte concrete.
Il think tank orienterà la propria attività con particolare attenzione ai giovani, nella convinzione della necessità di favorire un ricambio della classe dirigente basato non solo su criteri anagrafici ma soprattutto meritocratici. Per fare ciò è necessario puntare sulla formazione delle nuove generazioni attraverso iniziative culturali.
Le proposte di Nazione Futura vogliono riscoprire temi “messi in discussione nella società contemporanea“: il senso di appartenenza alla nazione, la tutela dell’identità culturale italiana ed europea, la centralità della famiglia e della scuola nella formazione dei cittadini del futuro e dei singoli individui all’interno della comunità.
“Poniamo l’accento – dichiara uno degli ideatori di NF a margine dell’incontro – sulla necessità di diminuire burocrazia e pressione fiscale per favorire ripresa e semplificazione ai singoli cittadini ed alle piccole e medie imprese. Questi sono il fulcro del sistema economico italiano. Occorre, inoltre, abbassare i costi della pubblica amministrazione ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili e combattendo gli sprechi“.