“Crisi di governo a causa mia? Riderebbe il Paese”
“Dimettermi? Io l’ho detto ad Alfano, come agli amici e colleghi del Pd. Trovate una soluzione alternativa e io passo. Ma se non c’è…”.
Salvatore Torrisi, senatore di Ap eletto coi voti delle opposizioni alla presidenza della commissione che esaminerà la riforma elettorale, rilascia interviste sia a ‘Repubblica’ che al ‘Corriere’. E sulla possibilità di una crisi di governo dice: “Se Renzi apre la crisi per la mia elezione il Paese gli ride dietro“. Il senatore centrista spiega: “Più volte il mio gruppo mi aveva proposto per altri incarichi in questi anni e poi mi sono sempre fatto da parte. Ora perché dovrei?”. Insomma, “sono molto infastidito: abbiamo appena votato la fiducia, da oggi in commissione manderò avanti i provvedimenti del governo, ma sembra non bastare”.
Torrisi ribadisce di aver votato il collega del Pd Pagliari, “come da accordi di maggioranza” ma “i numeri parlano chiaro, alla maggioranza sono mancati forse sei voti. Non i nostri, comunque”. E assicura: “Sono un uomo di equilibrio. Vi dice niente il fatto che ben due leggi maggioritarie siano state bocciate dalla Corte?”. Alfano, leader di Ap, “non dovrebbe avere motivi di preoccupazione. Tutti mi hanno riconosciuto che in questi 4 mesi sono stato un presidente di garanzia”
I dem di ala renziana partono all’attacco: “Un inedito patto della conservazione. Non vogliono muovere foglia sulla legge elettorale e chiedono un incontro a Mattarella”. “Siamo da tempo abituati all’uso del voto segreto non più su questioni di coscienza, quanto per manovre politiche sempre più volgari e ipocrite. Questa volta si è superato il limite” afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, che vede un “nuovo fronte politico da Forza Italia al Movimento 5 Stelle”. “Il Pd non ce la fa proprio ad accettare il libero pronunciamento del Parlamento” dice invece il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Idea’.
“Mi sembra la classica tempesta in un bicchier d’acqua. Evidentemente nei mesi in cui Torrisi ha svolto il ruolo di presidente è stato apprezzato anche dalle opposizioni, per cui è stato confermato nel suo ruolo a maggioranza assoluta e nel primo scrutinio”. Getta acqua sul fuoco il presidente del Senato, Pietro Grasso, parlando con i cronisti. “Ho avuto modo – ha reso noto Grasso – di esprimere queste mie considerazioni anche ai capigruppo Zanda (Pd) e Bianconi (Ap)