Un giornalista, inviato di Fq Millennium, ha trovato tracce di cocaina nel bagno maschile dei deputati, appena fuori dall’aula di Montecitorio. Lo rende noto Il Fatto Quotidiano, precisando che la scoperta è stata effettuata il 29 marzo “subito prima di un’importante votazione”. “Le tracce dello stupefacente sono state rinvenute sulla mensola all’interno di uno dei bagni. Quella stessa mensola, al mattino, era risultata negativa” dichiara.
Chi ricorda i tempi del test volontario promosso nel novembre 2009 da Carlo Giovanardi, sottosegretario alle politiche antidroga?! Quel test lo fecero in 232, molti preferirono restare anonimi, e tra questi, anche il parlamentare che risultò positivo alla cocaina. «Non so chi sia. Non ho la più pallida idea, se è senatore o deputato, se è uomo o donna. Il risultato del test è segreto», sospirò Giovanardi.
Per non saper né leggere né scrivere, quando il M5s propose di fare verifiche antidroga sui parlamentari, nell’agosto 2015, i deputati bocciarono l’ordine del giorno. Che prevedeva «controlli ambientali periodici» in diversi luoghi, tra cui i bagni di Montecitorio, ora di nuovo accusati dal Fatto di essere covi di onorevoli fattoni. Ma anche su Palazzo Madama ci sono sospetti. Nel 2015 Lucio Barani di Ala, intervistato da Libero, sui senatori che «pippavano» disse: «Ce ne sono tanti. Riconosco le pupille di chi sniffa».
Per non saper né leggere né scrivere, quando il M5s propose di fare verifiche antidroga sui parlamentari, nell’agosto 2015, i deputati bocciarono l’ordine del giorno. Che prevedeva «controlli ambientali periodici» in diversi luoghi, tra cui i bagni di Montecitorio, ora di nuovo accusati dal Fatto di essere covi di onorevoli fattoni. Ma anche su Palazzo Madama ci sono sospetti. Nel 2015 Lucio Barani di Ala, intervistato da Libero, sui senatori che «pippavano» disse: «Ce ne sono tanti. Riconosco le pupille di chi sniffa».
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