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Parlamento

Cyberbullismo, approvata la legge. Boldrini la "dedica"a Carolina Picchio – La scheda

Via libera all’unanimità della Camera al disegno di legge sul cyberbullismo. Un provvedimento “dedicato” dalla presidente della Camera a Carolina Picchio, la quattordicenne che si tolse la vita dopo un episodio di bullismo in rete.

“Un primo passo necessario e doveroso” ha detto la presidente Laura Boldrini rivolgendosi al padre della giovane presente in tribuna. Il testo è frutto “di un lavoro lungo e complesso, che ha visto collaborare positivamente Governo e Parlamento, per raggiungere un risultato equilibrato e – ci auguriamo – efficace nel contrastare questo fenomeno, che colpisce sempre più spesso le vite di giovani e giovanissimi, siano essi le vittime o gli autori di questi atti.

IDENTIKIT DEL CYBERBULLO
Entra per la prima volta nell’ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.

OSCURAMENTO DEL WEB
Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete. Se non si provvede entro 48 ore, l’interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono comunque esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.

DOCENTE ANTI-BULLI IN OGNI SCUOLA
In ogni istituto tra i professori sarà individuato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative. L’obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato. Più in generale, il Miur ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando, tra l’altro, sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, mentre ai singoli istituti è demandata l’educazione alla legalità e all’uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.

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