Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto ministeriale con il quale è stato indetto un concorso per esami, per la selezione di 320 nuovi magistrati.
Il nuovo bando riveste una importanza particolare, perché dopo molti anni viene a ripristinarsi la cadenza dei due concorsi l’anno. Il prossimo luglio saranno espletate le prove scritte del concorso bandito nell’ottobre del 2016, mentre per l’inizio del 2018 è previsto lo svolgimento delle prove di quest’ultimo.
Questo ulteriore inserimento di magistrati arriva dopo il decreto dello stesso Orlando del 3 febbraio 2017 con il quale vennero assunti 348 nuovi elementi, chiudendo così le procedure del concorso bandito a fine 2014. Questi concorsi straordinari mirano a mitigare gli effetti dell’abbassamento dell’età pensionabile che si stima coinvolga circa 500 magistrati. In ogni caso, resta una scopertura di circa 700 posti rispetto all’organico ufficiale che è fissato per legge (la 181/2008) a quota 10.151. Siamo quindi oltre la tendenza generale secondo la quale venne bandito un concorso all’anno.
I nuovi inserimenti quindi servono ma non consentono di colmare i vuoti di organico: il numero di posti viene di volta in volta determinato secondo le disponibilità finanziarie. Inoltre, visto che i vincitori di ciascun concorso entrano in servizio anni dopo il bando, è difficile prevedere quanti ulteriori posti nel frattempo saranno rimasti scoperti per pensionamenti e altre uscite e quali altri saranno effettivamente entrati con la conclusione dei concorsi precedenti.