Degno del nostro #Stupidario se non fosse un momento drammatico per il Parlamento. L’intoppo è arrivato già con i primi emendamenti, al momento del voto segreto è esploso il caso del tabellone luminoso. Intorno alle 11, i deputati dovevano esprimersi su una proposta di modifica presentata dalla deputata di Fi Michaela Biancofiore sulle autonomie. Nei voti segreti il tabellone mostra i votanti ma con una luce azzurra, identica per tutti, e non con la luce verde o rossa a seconda che si voti per il sì oppure per il no. Ma così non è andata, i voti sono stati resi palesi, mostrando le scelte dei singoli.
“Dichiaro aperta la votazione” ha detto la presidente Laura Boldrini. “E’ a voto segreto, lo avevo già detto. C’è stato un errore tecnico”. Immediate le proteste dei deputati che si sono accorti di quello che la presidente Boldrini ha definito un “errore tecnico”, poi la votazione è stata fatta ripetere nel modo corretto.
Ma la bagarre è scoppiata comunque. Massimo Corsaro (Misto), ha chiesto di “individuare il responsabile” e “allontanarlo per sempre da quella funzione”. Oppure, ha aggiunto, “saremo costretti a chiedere a lei, presidente Boldrini, di rassegnare le dimissioni”. Secondo Saverio Romano (ALA-SC), l’incidente sugli emendamenti a voto segreto “è stato creato apertamente per far sì che questa legge elettorale non si approvi per procedere a decreti e provvedimenti tali che spoglierebbero definitivamente il Parlamento di ogni sua funzione. Se ci fosse questo tentativo, l’opposizione finora responsabile dovrebbe fare di tutto con qualsiasi mezzo legale a sua disposizione per impedirlo”.