Semplificare l’iter legislativo e burocratico per ottenere i benefici che spettano a coloro che hanno perso un parente vittima di mafia. E’ la proposta delle deputata Rosanna Scopelliti presentata questa mattina in sala stampa alla Camera dei Deputati.
Il testo che ora andrà all’esame del Parlamento prevede di modificare la legge del 28 novembre 2008 n. 186 che disciplina i benefici di legge per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata. Tali benefici possono essere concessi solo se i superstiti non risultino in rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado. La proposta della Scopelliti introduce la modifica “entro il secondo grado e sul presupposto di un rapporto di convivenza al momento in cui si è verificato l’evento criminoso”. Tale modifica, sostiene la deputata di Alternativa Popolare, serve a “incentivare coloro che hanno fatto una scelta di vita diversa dai loro parenti, che hanno il coraggio di denunciare e che sono i meno tutelati.”
Rosanna Scopelliti, figlia del giudice calabrese Antonino Scopelliti ucciso da un attentato della ‘ndrangheta nel 1991, lamenta le difficoltà delle famiglie che attendono questo genere di sostegno allo Stato. “I tempi per ottenere gli assegni di sostentamento sono di circa 24-36 mesi” dichiara, un periodo molto lungo che spesso mette in difficoltà in economica e scoraggia le vittime della mafia.
“E’ una proposta che vuole incidere sulla burocrazia e aumentare i controlli – dichiara Scopelliti -, sostenendo gli accertamenti istruttori che accordino tra loro il pubblico interesse nel sostenere i superstiti e l’accertarsi che questi benefici non vadano a coloro i quali intrattengono relazioni con soggetti che abbiamo misure di prevenzione o risultino indagati.”
Alla conferenza hanno preso parte anche l’avvocato Felice Centineo, difensore di vittime innocenti della criminalità organizzata, e Paolo Miggiano, Fondazione Polis per le politiche integrate di sicurezza per le vittime di mafia e i beni confiscati.