Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, che sarà discussa domani durante il question time a Montecitorio, al ministro dell’Interno, Marco Minniti, in merito all’emergenza immigrazione nel nostro Paese.
“Dall’inizio dell’anno – scrive il capogruppo azzurro – sulle coste italiane sono sbarcati 93.292 migranti, il 16,79% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (79.877). A fronte di una situazione che rappresenta una vera e propria emergenza, il governo si mostra inefficace nell’azione. Negli ultimi vertici europei, da Tallinn a Varsavia, l’Italia si è trovata ancora una volta isolata: di fatto, non è stato ancora rivisto il mandato di Triton, facendo di fatto decadere la richiesta di condividere con altri Stati l’accoglienza dei Migranti salvati nel Mediterraneo. Alla debolezza della missione di Frontex, si aggiunge quella di Eunavfor Med-Sophia, mai giunta alla sua terza fase, che conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite applicabili o al consenso dello Stato costiero interessato, avrebbe potuto consentire l’adozione di tutte le misure necessarie nei confronti di un’imbarcazione e relativi mezzi che sono sospettati di essere usati per il traffico e la tratta di esseri umani, anche eliminandoli o rendendoli inutilizzabili. Il governo aveva informalmente minacciato la chiusura dei porti e azioni ‘eclatanti’ in caso di mancate risposte adeguate da parte dell’Europa, ma, di fatto, oggi, l’Italia si ritrova ancora obbligata a raccogliere e valutare le domande di asilo di chi arriva dal mare solo perché il governo italiano ha deciso che il nostro Centro marittimo di coordinamento fosse responsabile per tutto il Mediterraneo centrale e destinatario di tutte le chiamate di emergenza.
Il punto è che la chiusura dei partner europei rispetto alla condivisione degli sbarchi non dipende dal regolamento di Dublino, ma dalle condizioni che in particolare il governo Renzi ha accettato (nel 2014-2015) aderendo alle missioni europee Triton e Sophia. A oggi, inoltre, ancora non risultano chiari i contorni dell’accordo che l’Italia avrebbe raggiunto con gli Stati membri per recepire il codice di regolamentazione elaborato dalla nostra Guardia costiera per le Organizzazioni non governative che svolgono attività nel Mediterraneo. Sembrerebbe che anche in questo caso l’accordo sia ‘al ribasso’, con ‘impegni’ anziché ‘obblighi’ per le Ong in mare”.
Il presidente Brunetta chiede di sapere “se il governo intende dichiarare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale, in relazione all’eccezionale afflusso di migranti, per porre in essere ogni misura utile e mobilitare ogni possibile risorsa per affrontare la catastrofe migratoria, e se intende chiarire definitivamente i termini dell’accordo in merito al codice di condotta delle organizzazioni non governative”.