ABOLIZIONE VITALIZI. L’abolizione dei vitalizi ha superato il vaglio della Camera. Il provvedimento prevede l’addio ai vitalizi di tutti gli eletti e l’estensione ai parlamentari e ai consiglieri regionali dello stesso trattamento previdenziale contributivo vigente per i dipendenti pubblici. Per aver diritto alla pensione il parlamentare dovrà aver esercitato il mandato per almeno 5 anni, mentre la pensione si potrà ricevere al compimento dei 65 anni d’età. Le Regioni saranno infine obbligate ad adeguare le proprie leggi e regolamenti pena la decurtazione dei contributi statali. Per onore di cronaca è giusto ricordare che i vitalizi erano già stati aboliti nel 2012, ma solo per i neo eletti. I parlamentari cessati dal mandato prima di quella data continuavano infatti a percepire gli assegni pre-riforma. Con questa legge, che mi auguro non incontri difficoltà al Senato, si demolisce un sistema che non aveva davvero più senso di esistere.
DL SUD Il decreto presenta diverse agevolazioni ed incentivi per le Regioni del Mezzogiorno d’Italia e prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro dedicati ai nuovi giovani imprenditori under 35.
REATO DI TORTURA. A quasi 30 anni dalla ratifica della Convenzione ONU del 1984, anche l’Italia ha introdotto nel codice penale il reato di tortura. Il provvedimento approvato definitivamente alla Camera, stabilisce in particolare che “chiunque con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte o se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”.
DL CODICE PENALE. La legge di “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”, approvata in via definitiva alla Camera, porta a compimento un lavoro importante durato anni e migliora il funzionamento della giustizia. Il provvedimento interviene ad esempio sulla disciplina di alcuni gravi reati contro il patrimonio, furto in abitazione e scippo, rapina ed estorsione, inasprendone il quadro sanzionatorio. Sale ad esempio da un anno a tre anni la pena minima per il furto in abitazione e con strappo. Analoga scelta per il furto aggravato e la rapina, per i quali la pena massima resta di dieci anni: la minima sale da tre a quattro anni. Particolarmente significativa è poi la modifica alla disciplina della prescrizione, che aumenta in diversi casi il tempo necessario ad estinguere il reato.
“ABC” DELLA LEGGE ANNUALE PER IL MERCATO E LA CONCORRENZA. L’aula ha approvato il disegno di legge per la concorrenza e l’apertura dei mercati, un insieme di misure estremamente importanti per il Paese che sostengono la crescita, garantendo la libertà di scelta dei consumatori e offrendo nuove opportunità. Il provvedimento ha pagato gli eccessivi tempi parlamentari e giunge ad approvazione dopo 50 mesi, pur avendo un carattere annuale. Rimangono validi i vantaggi per i cittadini sul fronte delle assicurazioni, che ho seguito da vicino anche perché di competenza della Commissione Finanze. Nel campo dell’Rc auto è confermato il principio di libertà di scelta dell’assicurato, che potrà continuare a rivolgersi al proprio autoriparatore di fiducia. Gli automobilisti che decideranno di installare la scatola nera sul proprio mezzo o fare un controllo preventivo potranno beneficiare di un forte sconto da parte delle assicurazioni. In più, viene reintrodotto il divieto di tacito rinnovo per le polizze obbligatorie.
REGISTRO NAZIONALE TUMORI. La Camera ha approvato all’unanimità in prima lettura la legge sull’istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione. Un provvedimento importante che interviene su un tema delicato e particolarmente sentito dai cittadini. Oggi la situazione nel territorio nazionale in tema di Registro tumori è assolutamente “a macchia di leopardo”, con differenze significative di disponibilità dei dati non solo tra differenti province ma anche nell’ambito delle diverse aziende sanitarie della stessa provincia. Il Registro ha diversi obiettivi: lo studio dell’incidenza e della prevalenza delle malattie oncologiche e infettive, per poterne monitorare la diffusione e l’andamento; la prevenzione, la semplificazione delle procedure di scambio di dati, la promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari, ed infine il monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale.
DISPOSIZIONE IN MATERIA DI AREE PROTETTE. Con la riforma della legge 394/1991 sulle aree protette approvata dalla Camera si vuole rendere i parchi protagonisti dello sviluppo del Paese, coniugando la tutela e la valorizzazione del territorio e delle biodiversità con la buona economia. In Italia sono in tutto 871 le aree naturali protette, il 10 per cento circa del territorio nazionale. Un patrimonio che grazie a questa riforma viene inserito in un unico Sistema nazionale che verrà finanziato con 30 milioni per gli anni 2018-2020 e da cofinanziamenti regionali. Viene inoltre introdotto nei Parchi e nelle aree contigue il divieto di ricerca, prospezione, estrazione e sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi, precludendo così in tali territori nuove ricerche e nuove trivellazioni petrolifere.
REATI CONTRO IL PATRIMONIO CULTURALE. In prima lettura alla Camera è stato approvato il disegno di legge che riforma le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, uniformando il quadro sanzionatorio, attualmente ripartito tra codice penale e codice dei beni culturali. Vengono quindi introdotti nuovi reati quali il furto di beni culturali, il danneggiamento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, e la contraffazione di opere d’arte. Sono previste, peraltro, pene molto aspre: il furto, per esempio, è punito con la reclusione da due a otto anni, e la ricettazione da tre a dodici. Un provvedimento in linea con il valore assegnato dalla Costituzione al nostro patrimonio culturale e con l’accresciuta sensibilità per la protezione dei beni culturali a livello internazionale.
CETA. Chi si oppone al falso agroalimentare e all’italian sounding non può contemporaneamente opporsi all’accordo di libero scambio con il Canada, il cosiddetto Ceta, che rappresenta invece lo strumento per combatterli. Con il Ceta, l’UE ha ottenuto il riconoscimento di 143 IIGG europee, di cui 41 italiane. La lista è comunque aperta a successive integrazioni. L’accordo raggiunto è un enorme passo avanti rispetto al passato e grazie alla riduzione dei dazi favorirà l’export dei nostri prodotti. Quanto alle preoccupazioni espresse sui controlli fito-sanitari e sullo spettro delle carni con ormoni, è giusto ricordare che il principio precauzionale che regola l’attività in Europa non è in alcun modo toccato da questo accordo e le carni trattate con ormoni continueranno a non poter essere importate.