“L’impegno del governo è di rendere stabile il servizio civile che ha raggiunto quest’anno quota 50 mila, un record di cui andiamo fieri”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, all’incontro con il Servizio civile universale all’Auditorium Parco della musica a Roma.
“La curva dei volontari del servizio civile – ha rilevato – è una curva molto simile a quella del Pil, i numeri dei volontari del servizio civile assomigliano ai numeri dell’andamento dell’economia. Questo è un limite che dobbiamo superare: non considerare le potenzialità dell’esercito del bene comune come dipendente dalle annate positive della nostra economia”. “Lavoriamo – ha aggiunto – con il servizio civile universale per renderlo più flessibile, più collegato anche all’attività di lavoro, agli sbocchi professionali, collegato se possibile al mondo del lavoro”. Il servizio civile, ha detto ancora Gentiloni, è “un modo concreto per difendere la nostra patria: l’Italia, la patria, la bandiera, sono qualcosa a cui teniamo e c’è chi la difende con le divise e chi facendosi onore con l’attività del servizio civile, un’attività nobile a cui dobbiamo rendere omaggio”.
Presente anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti: “L’inserimento del Servizio Civile all’interno del programma ‘Garanzia giovani’ continuerà anche l’anno prossimo, con una novità: la possibilità di fare il Servizio civile in un paese membro dell’Unione Europea. Si tratta di un riconoscimento importante da parte dell’Europa”.
“C’e’ chi difende la nostra patria, la nostra bandiera, con la divisa nelle missioni internazionali. E c’e’ chi la difende senza divisa in Italia e all’estero grazie al Servizio Civile. E’ una attività nobile” ha concluso il premier Gentiloni. “Il mondo del volontariato italiano è il pezzo di Italia che quando vai all’estero sei fiero e orgoglioso, è quel pezzo di Italia che racconta di un paese generoso”, sottolinea.