Si va dai 49 senatori della Lombardia ai 24 del Veneto, dai 28 del Lazio ai 25 della Sicilia. Prende forma, almeno sulla carta, il prossimo Senato, dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri al decreto che ridisegna i collegi elettorali dopo l’approvazione del Rosatellum bis.
Al Senato, per la cui elezione il territorio nazionale è suddiviso in 20 circoscrizioni elettorali coincidenti con i territori delle Regioni, il numero complessivo di collegi uninominali è pari a 109.
La circoscrizione Trentino-Alto Adige, oggetto di clausola di esclusione dal procedimento di determinazione dei collegi come la Valle d’Aosta è ripartita in sei collegi uninominali che si aggiungono al numero di 109, nel quale è incluso quello costituito dal territorio della regione Molise. Il totale dei collegi uninominali è quindi 116. Ai 116 senatori eletti nei collegi uninominali si aggiungono i 193 dei seggi proporzionali. Per un totale di 309. Il Senato è poi completo (315) con altri 6 rappresentanti eletti all’estero.
Vediamoli nel dettaglio: Il Piemonte è diviso in 8 collegi uninominali e 14 seggi proporzionali per un totale di 22 seggi. La Valle d’Aosta ha un solo collegio uninominale. La Lombardia è divisa in 18 collegi uninominali e 31 seggi proporzionali per un totale di 49 seggi. Il Trentino-Alto Adige è diviso in 6 collegi uninominali e un seggio proporzionale per un totale di 7 seggi. Il Veneto è diviso in 9 collegi uninominali e 15 seggi proporzionali per un totale di 24 seggi. Il Friuli Venezia Giulia è diviso in 2 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 7 seggi. La Liguria è divisa in 3 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 8 seggi. L’Emilia Romagna è divisa in 8 collegi uninominali e 14 seggi proporzionali per un totale di 22 seggi. La Toscana è divisa in 7 collegi uninominali e 11 seggi proporzionali per un totale di 18 seggi. L’Umbria è divisa in 2 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 7 seggi. Le Marche sono divise in 3 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 8 seggi. Il Lazio è diviso in 10 collegi uninominali e 18 seggi proporzionali per un totale di 28 seggi. L’Abruzzo è diviso in 2 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 7 seggi. Il Molise è diviso in collegio uninominale e un seggio proporzionale per un totale di 2 seggi.
La Campania è divisa in 11 collegi uninominali e 18 seggi proporzionali per un totale di 29 seggi. La Puglia è divisa in 8 collegi uninominali e 12 seggi proporzionali per un totale di 20 seggi. La Basilicata è divisa in un collegio uninominale e 6 seggi proporzionali per un totale di 7 seggi. La Calabria è divisa in 4 collegi uninominali e 6 seggi proporzionali per un totale di 10 seggi. La Sicilia è divisa in 9 collegi uninominali e 16 seggi proporzionali per un totale di 25 seggi. La Sardegna è divisa in 3 collegi uninominali e 5 seggi proporzionali per un totale di 8 seggi.
L’individuazione dei collegi uninominali è stata effettuata “secondo un metodo ispirato a tendere il più possibile congruenti i bacini elettorali delle due Camere, nello spirito dell’auspicio formulato dalla Corte costituzionale“, si legge nella relazione. Questo obiettivo “si è tradotto nell’inserimento di un elemento oggettivo nella definizione dei collegi, attraverso l’utilizzazione, ove possibile, dei collegi uninominali come previamente definiti per la Camera dei deputati“, si legge ancora.
