“Pagina nera del Parlamento: non si chiama fine vita, si chiama morte”. Così Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, sull’approvazione della legge sul biotestamento: “Si tratta – osserva in una nota – di una pagina nera del Parlamento, l’ennesima di questa legislatura che ha lasciati irrisolti i nodi della vita faticosa degli italiani, per concentrarsi su normative ideologiche figlie di una cultura anticattolica che avanza per trucchi linguistici: parlano di ‘fine vita’ ma non si chiama fine vita, si chiama morte e chi ha approvato questa legge ha fatto crescere la triste cultura della morte che dall’aborto all’uccisione dei sofferenti attanaglia questo paese. Li chiamano ‘diritti civili’, ma – spiega Adinolfi – sono solo scopiazzature di normative barbare, che saranno rifiutate dagli italiani. Puoi pure approvare tutte le leggi contro la famiglia in Italia, dal divorzio breve alla legge Cirinnà, ma l’Italia resta un paese con 29 milioni di cittadini sposati e appena duemila unioni gay. Ma la politica ha voluto discutere solo di quest’ultime, riconoscere diritti e denari solo a queste ultime, cosi’ si consegna alla prossima sconfitta elettorale. Gli italiani sanno che firmando le Disposizioni anticipate di trattamento firmerebbero la loro condanna a morte e vedrete che le Dat non le firmeranno”.
“Sarà l’ennesima legge varata per una piccola rumorosa lobby, non per il Popolo, purtroppo con la collaborazione di centinaia di parlamentari eletti nel 2013 con il centrodestra. Per questo il Popolo della Famiglia alle prossime elezioni politiche si presenta in posizione autonoma, perchè delle ambiguità sui valori di Berlusconi, dei suoi eletti e dei suoi alleati non ne possiamo più“.
Dopo i due family day del 2015 e 2016, il Popolo della Famiglia si riunirà in assemblea nazionale il 30 dicembre al Centro congressi Cavour di Roma per annunciare ufficialmente la sua sfida: “dopo un’intera legislatura fatta di tradimenti e umiliazioni, il popolo di piazza San Giovanni e del Circo Massimo,il popolo dei cattolici italiani e delle persone di buona volontà, il Popolo della Famiglia chiede di veder rappresentati i valori calpestati da leggi come quella sul biotestamento e lo farà chiedendo agli italiani consenso alle elezioni politiche sulla base di un programma alternativo che parta dalla vita e della famiglia”.