Cinque liste sicure al via, altre sette già all’opera per raccogliere le firme in tutta Italia, molte le new entry con poche chance. Quando venerdì 19 alle il Viminale aprirà le sue porte, saranno come spesso accade decine i rappresentanti di coalizioni, partiti, movimenti, vecchi e nuovi, rodati e neonati, che saliranno le scale del ministero dell’Interno per avere un posto sulla scheda elettorale delle elezioni del 4 marzo.
L’ufficio elettorale del Viminale resterà aperto fino alle ore 16 di domenica 21 gennaio e in quella sede chi vuole correre per le elezioni politiche dovrà depositare i simboli, le dichiarazioni di collegamento in coalizione, il programma elettorale e, novità introdotta dal Rosatellum, anche l’indicazione del capo della forza politica.
Mentre parte il count down degli ultimi quattro giorni, sono cinque le liste che sono già certe di avere un posto sulla scheda perché non devono raccogliere le firme necessarie.
Il centrodestra schiererà dunque i simboli di:
Forza Italia – Berlusconi presidente
Lega – Salvini premier
Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni
Noi con l’Italia
Libertas
Udc
Il centrosinistra avrà in coalizione:
Partito democratico
Insieme (con i simboli in piccolo di Verdi, Area civica e Partito socialista italiano)
Civica popolare – Lorenzin
Il Movimento 5 stelle presenterà il suo simbolo già usato alle scorse elezioni e a guidarlo sarà Luigi Di Maio.
Poi ci sarà la lista Liberi e Uguali con Pietro Grasso. E infine +Europa con Emma Bonino, che deve ancora decidere se allearsi con il centrosinistra o correre da solo.