Un governo del presidente? “Per forza. Una convergenza di tanti partiti diversi attorno a obiettivi molto limitati. E noi, che siamo una forza radicata nei valori democratici della Costituzione della solidarietà, dell’uguaglianza, del lavoro, daremo il nostro contributo“. L’idea di Massimo D’Alema oggi in un’intervista al Corriere ha provocato non pochi malumori in Liberi e Uguali. Specie dalle parti di Sinistra Italiana. Quei “tanti partiti”, ci si chiede in Leu, “quali sono? Pd, Forza Italia? Noi ci presentiamo come alternativi a tutto questo, al Renzusconi. Se diciamo che siamo pronti a sederci al tavolo con loro ma perchè gli elettori ci dovrebbero votare?”, è il tenore delle riflessioni.
E poi “tutta questa roba finisce solo per far male a Grasso”. Di certo, l’intervista non è stata concordata. Chi ha visto Grasso stamattina racconta che il presidente del Senato non ne sapeva nulla. E dal Pd le battute arrivano dritte su questo punto. Vedi Roberto Giachetti: “Vorrei dire al leader di ‘Liberi e Uguali’ Massimo D’Alema (a proposito, la mia solidarietà a Pietro Grasso) che noi non ci pensiamo per niente a farci del male, però ricordiamo sempre il suo fare del bene al centrosinistra negli anni passati”.
Per Stefano Fassina “l’ultimo governo del presidente che gli italiani hanno avuto è il quello di Mario Monti e mi pare che il ricordo che hanno, in particolare quella fascia di popolo che vorremmo recuperare, non sia positivo”. E invece di parlare di intese post voto “tutti noi che in questo momento siamo impegnati con Liberi e Uguali dovremmo concentrarci sul messaggio da dare al Paese, un messaggio di discontinuità e di speranza”. E comunque, puntualizza Fassina, “la posizione di Liberi e Uguali in Parlamento dopo il 4 marzo la deciderà Liberi e Uguali”.
Intanto, bisogna arrivarci al 4 marzo: “Preoccupiamoci di questo, di prendere voti. Parliamo delle nostre proposte in modo chiaro e efficace. Poi vediamo che succede il 5 marzo”, suggerisce Pippo Civati e aggiunge: “E comunque non è che per forza dobbiamo stare al governo, si può anche stare all’opposizione”. Non proprio la stessa posizione di Mdp. Per i bersaniani, Leu è una forza di “sinistra di governo”.
Dice Davide Zoggia: “Mi sembra che nel merito D’Alema sia in linea di continuità con quanto abbiamo detto negli ultimi mesi. E mi pare pure che non faccia sconti a Renzi. Ha ragione anche chi dice che ora, più che sul post voto, ci si debba concentrare sulle proposte e sulla campagna elettorale. Vedremo poi il 5 marzo quale sarà la situazione e quale sarà il Pd.”