Voluta fortemente dal segretario, Lucia Annibali è candidata per il Partito Democratico capolista nei collegi Piemonte 1 e Piemonte 2 per il plurinominale e all’uninominale a Parma, città di cui è diventata cittadina onoraria.
La Annibali è divenuta il simbolo della lotta alla violenza sulle donne e al femminicidio dopo che, nel 2013, fu aggredita da due uomini che le gettarono in volto dell’acido, provocandole lesioni gravissime, su ordine dell’ex-compagno di lei, geloso per la fine della loro relazione. Da allora diventa portavoce della battaglia contro ogni forma di possesso e di sopraffazione dell’uomo sulla donna.
L’8 marzo del 2014, in occasione della festa della donna, Lucia viene nominata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Cavaliere al merito della Repubblica. Nel 2014 viene edito da Rizzoli il libro “Io ci sono. La mia storia di «non» amore”, pubblicato e scritto da Lucia Annibali con l’ausilio della giornalista del “Corriere della Sera” Giusi Fasano. Nel 2016 Lucia Annibali accetta l’incarico di consigliere giuridico del Ministero delle pari opportunità con una speciale attenzione alla violenza di genere.
“Lucia Annibali è una candidatura forte e della società civile, una donna protagonista nella battaglia per i diritti” ha dichiarato il segretario regionale del Pd in Emilia-Romagna, Davide Gariglio, alla presentazione della sua candidatura.
IDENTIKIT
Lucia Annibali, nata il 18 settembre 1977, avvocato a Urbino, è la donna che fu aggredita sul pianerottolo di casa il 26 aprile del 2013 e sfregiata con l’acido da due uomini. Il mandante era l’ex fidanzato, Luca Varani, che è stato condannato a 20 anni di reclusione per stalking, lesioni gravi e tentato omicidio. Lucia finora è stata sottoposta a diciassette interventi per ricostruire il viso e arginare i problemi di vista e respirazione. Nel novembre del 2016 su Raiuno va in onda “Io ci sono“, una fiction tv (tratta dal libro) che ricostruisce e racconta la storia dell’avvocatessa.