“Abbiamo convenuto prima del voto che il partito della coalizione con più consensi avrebbe espresso il nome, e ora spetta alla Lega. il candidato è Salvini; ma potrebbe anche essere qualcuno che lui indicherà, sempre dentro un metodo di consenso“. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al Corriere della Sera.
D: Andrete al Quirinale in delegazioni separate?
R: “Non ne abbiamo ancora parlato. Ma intendiamo dare rappresentazione di unità sia formale che sostanziale“.
Il vostro interlocutore privilegiato è il Pd. Con i 5 Stelle esclude di dialogare?
“In politica non si deve mai dire mai. Però, per la loro natura e per le cose che hanno detto non solo negli ultimi giorni, si sono autoesclusi. Credono di essere il centro del mondo, ma non lo sono: non hanno la maggioranza assoluta e hanno pochissimo potere di coalizione“.
Contrariamente a quanto credevate, neppure il centrodestra ha ottenuto la maggioranza assoluta. Che errori avete commesso?
“Il punto è un altro: nessuno pensava a un Pd sotto il 20 per cento, e da LeU ci si aspettava un 6. il crollo della sinistra ha liberato milioni di voti che sono andati verso i 5 Stelle. Soprattutto in Campania, Puglia e Sicilia questo ci ha fatto perdere i collegi, allontanandoci da una vittoria netta“.
In Forza Italia c`è chi, come il presidente della Liguria Giovanni Toti, critica la scelta delle candidature e l’arruolamento della quarta gamba centrista…
“All`amico Toti ricordo che circa 170 eletti in Parlamento non sono una sconfitta“…
Ma la Lega vi ha superato.
“Stiamo analizzando i motivi. Forse il flusso in uscita da sinistra è andato in parte alla Lega: sulla sicurezza è apparsa pià credibile rispetto ai nostri toni responsabili“.