Il leader del M5s Luigi Di Maio ha incontrato la stampa estera della sede romana per discutere l’attuale situazione politica.
“Il segnale dato dagli italiani il 4 marzo è stato forte. E va colto. Il 32,5 per cento degli elettori ha votato un programma che non è mai stato estremista. Sfido chiunque a dire che il nostro programma sia estremista. È un programma incentrato su dialogo e sul non lasciare l’Italia nel caos: su questi temi abbiamo ottenuto 32,5 per cento e intendo portare avanti questa linea anche a adesso. È una linea coerente che si fonda con una forza politica che vuole andare al governo. I cittadini hanno votato dei punti di programma. La volontà popolare è sacra e dobbiamo rispettarla. Non contempliamo alcuna ipotesi di “governo istituzionale”. Nessuna ipotesi di “governo di tutti”. Il 4 marzo i cittadini hanno votato un candidato premier, un governo e un programma con le sue coperture. Chi vuole mettersi al lavoro per l’Italia e per gli italiani si faccia avanti”.
Parole dell’ex vice presidente della Camera Luigi Di Maio, che continua: “Le presidenze delle Camere non riguardano la questione del governo, non devono essere legate a dinamiche di governo, ma sono figure di garanzia che riguardano il Parlamento. Chiedo responsabilità a tutte le forze politiche: il debito, la disoccupazione, la tassazione delle imprese e la disoccupazione giovanile non aspettano le liti di partito. Dobbiamo liberare l’Italia. Le forze politiche stanno chiedendo di tornare a votare? Bene, se è così sappiate che a noi questa soluzione non spaventa”.
“Oggi la parola chiave deve essere – spiega – responsabilità. Facciamo appello alla responsabilità di tutte le forze politiche. Purtroppo sento solo parlare di leader e segreterie: mettiamoci al lavoro per l’Italia. Non siamo disponibili a immaginare una squadra di governo diversa da quella espressa dalla volontà popolare: c’è stata una grande investitura. Non siamo disponibili a tradire la volontà popolare: i cittadini quando hanno votato Movimento 5 Stelle hanno votato un candidato premier, una squadra e un programma. Chi vuole farsi avanti venga con proposte e non con posti nei ministeri, ministri, sottosegretari. Interlocuzione con tutti sui temi ma fino ad adesso non ho visto avanzare neanche una proposta”.
“Le nostre misure economiche – conclude Di Maio – saranno sempre ispirate alla stabilità del Paese: non vogliamo trascinare le dinamiche economiche nelle diatribe politiche. Credo che oggi Padoan sia stato molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo “non so” a proposito del futuro dell’Italia. E’ stata quasi una provocazione, come a dire che “ora che me vado all’opposizione avveleno i pozzi”. Tutti siamo chiamati alle responsabilità”.
Un frammento della conferenza stampa
