Sarà Giorgio Napolitano a presiedere la prima seduta del nuovo Senato, convocata alle 10:30 di venerdì 23 marzo. Il presidente emerito della Repubblica, senatore a vita, la presiederà in qualità di componente più anziano dell’assemblea.
Napolitano, che a giugno compirà 93 anni, avrà il delicato compito di guidare le votazioni per l’elezione del nuovo presidente, che inizieranno già venerdì dopo la costituzione dell’Ufficio di presidenza e della Giunta per le elezioni, che dovrà ratificare l’avvenuta elezione dei senatori e risolvere la delicata questione del seggio vacante in Sicilia, conquistato dal Movimento 5 stelle ma non assegnato per mancanza di candidati.
Come per la Camera, il voto è segreto e avviene grazie all’ausilio di apposite schede. A differenza di quanto avviene a Montecitorio, però, per eleggere il presidente del Senato nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea. Se nessun candidato avrà ottenuto la maggioranza assoluta, allora si procederà (il giorno successivo) con una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. Se anche nella terza votazione non verrà eletto il presidente, si procederà al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nello scrutinio precedente e verrà proclamato eletto quello che avrà la maggioranza, anche se relativa.
L’Ufficio di presidenza provvisorio sarà costituito dai sei senatori più giovani che saranno chiamati a svolgere le funzioni di segretari e sarà anche questo presieduto da Napolitano. Nella seduta successiva alla elezione del successore di Pietro Grasso si procederà alla elezione dei quattro vice presidenti del Senato, dei tre questori e degli otto segretari che faranno parte del Consiglio di presidenza.
La Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e la proclamazione dei senatori subentranti (questa l’esatta definizione dell’organismo) sarà costituita dai componenti della Giunta delle elezioni del Senato della precedente legislatura presenti alla prima seduta. “Qualora il loro numero sia inferiore a sette – si legge nel nuovo regolamento del Senato – il presidente procede mediante sorteggio all’integrazione del collegio sino a raggiungere il numero predetto”. La Giunta sarà presieduta dal componente più anziano e avrà come segretario il componente più giovane.