“Nella giornata di oggi lo spread ha sfondato per la prima volta la soglia psicologica dei 200 punti base, portandosi a 217 punti base, con il rendimento dei BTP a 10 anni che ha raggiunto il 2,56%. La borsa di Milano ha subito un nuovo crollo, soprattutto per via del calo delle banche, che cominciano a scontare il rischio di una pesante svalutazione dei propri portafogli di titoli di Stato già nelle prossime trimestrali”.
Lo afferma, in una nota, Renato Brunetta, deputato di Forza Italia. “Il superamento della soglia dei 200 punti base – aggiunge – può avere delle conseguenze drammatiche, sia sui nostri conti pubblici, sia per la tenuta complessiva dell’euro. Un recente report della banca d’affari Goldman Sachs, infatti, sostiene che il superamento di tale soglia fa diventare l’Italia contagiosa per altri Stati, in primis per Portogallo e Spagna. E, infatti, proprio oggi i CDS della Spagna sono aumentati di 13 punti base, come conseguenza del peggioramento delle aspettative sulla tenuta dell’economia spagnola“.
“L’effetto contagio -continua Brunetta- potrebbe comportare una corsa dei trader ad acquistare Bund tedeschi in massa, ritenuti sicuri dagli investitori, che continuerebbero, invece, a svendere i nostri BTP. A quel punto, sempre secondo Goldman Sachs, anche l’euro potrebbe risentirne pesantemente, proseguendo a svalutarsi nei confronti del dollaro”. “Pesantissime -rileva- anche le conseguenze sul nostro rating sovrano, con l’agenzia di rating Fitch’s che ha gia dichiarato che l’Italia è a rischio downgrade. Una prospettiva che potrebbe declassare i nostri titoli di Stato a livello “spazzatura” e quindi non piü acquistabili dalla BCE nel suo programma d’acquisto. Le agenzie di rating si esprimeranno tra luglio e ottobre”. “E’ utile ricordare –continua– come lo spartiacque dell’aumento dello spread e’ avvenuto subito dopo la pubblicazione del programma di governo da parte del Movimento Cinque Stelle e della Lega, una coalizione moralmente e politicamente discutibile, non votata in alcun modo dagli italiani, con il pericolo di annoverare tra le sue fila esponenti poco conosciuti o che non godono di buona reputazione a livello internazionale. Con questa prospettiva, prepariamoci ad un ulteriore peggioramento della situazione“, conclude Brunetta.