E adesso, chi dialogherà con Bruxelles? Il filo-europeista Moavero Milanesi, neo-ministro degli Esteri, o Paolo Savona, professore che ha spaventato per le sue posizioni euroscettiche, responsabile degli Affari europei del nuovo governo? Con l’esecutivo M5S-Lega, il rapporto tra Italia e Unione europea si scalderà di sicuro.
La prova è arrivata ancor prima del giuramento al Quirinale. A infiammare il dibattito, infatti, sono state le parole de Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione europea. Forzando un po’ i concetti, il quotidiano ‘The Guardian‘ ha titolato: “Gli italiani devono lavorare più sodo ed essere meno corrotti“. Il virgolettato testuale, invece, è questo: “Sono profondamente innamorato dell’Italia, ma non accetto più che qualunque cosa che vada male nel Mezzogiorno sia spiegato con il fatto che l’Europa non fa abbastanza. Gli italiani devono prendersi cura delle regioni povere dell’Italia, e questo vuol dire più lavoro, meno corruzione, serietà”.
“Noi li aiuteremo, come abbiamo sempre fatto – ha proseguito Juncker, in una sessione di domande e risposte alla Conferenza ‘Un nuovo Patto per l’Europa’ – ma non fate questo gioco insistendo sul fatto che la responsabilità è dell’Ue: prima se ne devono occupare le nazioni, quindi l’Europa“. Ma ormai il messaggio era già arrivato nei talk show serali italiani, dove si discuteva proprio del rapporto che ci sarà tra Roma e Bruxelles. Qualcuno ha ironizzato sul fatto che Juncker sarebbe troppo avvezzo a bere alcol. Altri, come Antonio Tajani, presidente dell’Europarlamento, hanno chiesto “di smentire immediatamente le frasi che gli vengono attribuite, perché se fossero vere sarebbero inaccettabili”.
Di fronte alla bufera scatenata da Juncker, la portavoce Mina Andreeva ha subito scritto che “le parole del presidente della Commissione sono state prese fuori dal loro contesto“, perché si discuteva “di problemi strutturali delle regioni meridionali italiane, dove l’Ue ha fatto molto per far arrivare i fondi per portare a più posti di lavoro e più crescita”. La portavoce ha sottolineata che “lo sviluppo di politiche per queste regioni è e rimarrà la responsabilità delle autorità italiane”.La Commissione europea sostiene che stati fatti “titoli altamente fuorvianti che non rispecchiano il profondo amore di Juncker per l’Italia”.
La frittata, però, oramai era fatta, peggiorata dal fatto che – come ha notato il corrispondente del Sun a Bruxelles – il filmato in cui si potevano ascoltare le parole di Juncker è stato rimosso per qualche ora (per poi riapparire) dal sito ufficiale della Commissione.Roma “è un partner affidabile e fondamentale”, ha detto la Andreeva venerdì, nel consueto briefing di mezzogiorno. “Abbiamo piena fiducia sulla capacità del nuovo governo di impegnarsi in un dialogo costruttivo con i partner e istituzioni europee. Juncker ha intenzione di incontrare il premier Conte la prossima settimana in Canada”, dove si terrà il G7.