“Non solo la leadership di Berlusconi è insostituibile, ma è una leadership che è sempre stata innovativa, che ha anticipato i tempi, che ha capito prima degli altri i problemi, che ha saputo imporre i nostri contenuti nell’agenda politica. Oggi questo è ancora possibile? Io credo di sì”.
A parlare è Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da “Il Tempo”. “La situazione del nostro Paese è drammaticamente seria: due giorni fa l’Istat ci diceva che 5 milioni di italiani sono in povertà, un dato gravissimo che ci deve far riflettere tutti. Trovo inaccettabile che Di Maio, nello stesso giorno in cui sono stati resi noti quei numeri, abbia detto: ‘Va bene, diamo mezz’ora di internet gratis a tutti’. Servono politiche serie e rispettose, non prendere in giro gli italiani”, aggiunge.
“Queste politiche devono assolutamente tornare al centro dell’agenda del Paese. Sono i nostri temi, i temi realmente importanti per agli italiani. Una vera flat tax (non quella annacquata del ‘contratto’ di governo), la reintroduzione dei voucher, misure per rilanciare l’occupazione: la dignità è il lavoro, non basta dare il nome ad un decreto per risolvere i problemi. E ancora, la legge sulla legittima difesa, la regolamentazione dell’immigrazione, più sicurezza nelle nostre città. E poi misure per i giovani, per le famiglie, per rilanciare la natalità. Un vero piano infrastrutture, che abbia le grandi opere al centro (altro che stop alla Tav!). Una politica industriale degna di un grande Paese come l’Italia: l’Ilva non si tocca! Vogliamo lavorare per cambiare in modo costruttivo questa Europa, non rinnegando mai la nostra appartenenza all’Unione e all’Euro”, spiega ancora.
“Il governo ‘giallo-verde’ sarà in grado di fare anche solo alcune di queste cose? Non credo, e gli italiani se ne renderanno conto in fretta. In quel momento Silvio Berlusconi, con la sua esperienza, la sua concretezza, la sua capacità di fare le cose, e con lui Forza Italia, è destinato a giocare un ruolo importante, al di là dei risultati dei sondaggi di questa primavera. Dobbiamo certo lavorare a migliorare, a rafforzare, dove occorre a modificare la nostra struttura, la nostra organizzazione, le nostre regole interne, dobbiamo essere più meritocratici e più attenti alle spinte che vengono dal basso, dai militanti, dagli amministratori locali. Ci stiamo attrezzando per questo, e il contributo di tutte le energie migliori è indispensabile in questa fase: anche quello delle voci oggi più critiche, come il mio amico Giovanni Toti, dalla cui posizione dissento profondamente, ma al quale riconosco capacità di analisi e di proposta”.
“Forza Italia è sempre stata anche questo: un luogo nel quale è stato possibile fare sintesi di idee diverse in nome di un unico progetto. Denis Verdini, che è stato partecipe di tutto questo per lungo tempo, sa bene che nessuno come Silvio Berlusconi è capace di realizzare questa sintesi per guardare al futuro. Sta lavorando per questo, e la risposta sarà, come sempre, rivoluzionaria. La rivoluzione della serietà, in una politica che sembra impazzita”, conclude.
