L’articolo 11 comma 2 del Decreto Milleproroghe ha recepito in materia di gruppi bancari cooperativi, una proposta di FdI. In sede di Commissione Finanze durante l’audizione del Ministro Tria, il partito di Giorgia Meloni, ha chiesto espressamente – infatti – l’innalzamento del livello minimo di partecipazione delle Banche di Credito Cooperativo nelle Società Capogruppo come Cassa Centrale Banche o ICREA, dal 51 per cento previsto nella riforma, ad almeno il 60.
In merito è intervento il segretario della Commissione Finanze in Senato Andrea de Bertoldi, sostenendo si tratti di una vittoria del suo partito a tutela dei cittadini e Bcc. Nello specifico l’esponente di Fratelli d’Italia, parla di una “grande vittoria di Fratelli d’Italia a favore dei risparmiatori e delle famiglie“.
“È l’unica modifica sostanziale – afferma de Bertoldi – apportata de facto alla riforma. Tale variazione garantisce e tutela la specificità mutualistica e territoriale delle BCC che gli scopi speculativi delle banche commerciali avrebbero potuto verosimilmente mettere a rischio allineando le BCC alle banche ordinarie. Ciò avrebbe significato, nella logica speculativa imperante, la chiusura degli sportelli periferici, il licenziamento conseguente dei dipendenti ed il venir meno del rapporto diretto e fiduciario con il cliente”.
“Grazie alla limitazione del possibile ricorso massimo a capitali speculativi di terzi (dal 49 al 40 per cento), si accentua – spiega il senatore di destra – il ruolo delle BCC e, dunque, la tutela di tali Banche apprezzate nei territori periferici che, altrimenti, sarebbero rimasti scoperti dai servizi finanziari con drammatiche conseguenze sull’economia locale e sulla vivibilità dei territori. Non possiamo permettere alla grande Finanza di subentrare in maniera predatoria sulle banche del nostro territorio. La proposta di Fratelli d’Italia tutela i comuni cittadini che vogliono una banca sicura a cui poter affidare i propri, ha concluso Andrea de Bertoldi, risparmi”.