“Hanno vinto promettendo al Sud il reddito di cittadinanza. Oggi scoprono di non avere soldi, nonostante il deficit al 2.4%. Faranno un debito di cittadinanza: piccole elemosine controllate dal governo, puro voto di scambio come ai tempi della Prima Repubblica, tutto sulle spalle della prossima generazione”. Lo ha dichiarato in queste ore il senatore ed ex premier Matteo Renzi. “Io sarei contrario al reddito di cittadinanza anche se vi fossero i soldi. Per me bisogna investire sul lavoro, non sull’assistenzialismo: dare i soldi per stare a casa è un’assurdità totale -prosegue l’esponente del Pd-. Un pensiero affettuoso agli imprenditori del nord est che hanno votato Lega Nord e che oggi si trovano in una Repubblica Democratica fondata sul sussidio”. “Ma la cosa incredibile di queste ore è il commento medio della classe dirigente del Movimento Cinque Stelle: un partito fondato da un evasore fiscale, che parla di merito per bocca di uno studente fuoricorso, che elegge in Senato il furbetto delle case popolari oggi si permette di dire quali spese vanno bene e quali no -scrive Renzi-. Parlano di spese morali e immorali. Mettono il veto a UniEuro e assicurano che controlleranno gli acquisti degli italiani. Il Grande Fratello anche nel carrello. E poi mi dicono che io esagero con l’espressione Resistenza civile. Ragazzi non rischiamo di far la fine della Grecia, rischiamo di far la fine del Venezuela”.
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