In queste ore il premier Giuseppe Conte cerca di abbassare i toni delle polemica con Bruxelles e di suggerire un allungamento dei tempi della procedura di infrazione per debito eccessivo. Il premier ha riferito alla Camera che la manovra potrebbe essere rimodulata, senza cambiarne il contenuto, e che chiederà in sede europea “tempi molto distesi” per la procedura d’infrazione.
Il vicepremier Luigi di Maio ribadisce la linea di Conte affermando che “non taglieremo i punti cardine della manovra, ma i prossimi giorni permetteranno ai mercati di essere rassicurati” e aggiunge “la condivisione e il dialogo sono i valori alla base di tutta la nostra permanenza nell’Unione europea e siccome noi vogliamo restare e è giusto che si dialoghi”.
Conte intanto nell’incontro di domani con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, potrebbe presentare a Bruxelles l’offerta di una manovra correttiva dopo le europee di maggio se non ci sarà la crescita attesa dal governo.
Intanto i “Btp Italia” sono stati collocati solo per 2,1 miliardi a fronte di un incasso atteso dal Tesoro tra i 7 e i 9 miliardi, e lo spread viaggia a cavallo della soglia psicologica dei 300 punti base.
Come se non bastasse, il ministro per gli Affari Europei Paolo Savona dice che “ora bisogna cambiare anche il governo, non solo la manovra”.
Anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco cerca di alleggerire le tensioni con Bruxelles affermando che lì ”non ci sono burocrati nemici del popolo”.
Ciliegina sulla torta il Dipartimento per le Politiche Europee ha appena informato che “i due profili Facebook “Savona-Rola” e “Indietro Savona“, citati oggi dalla stampa, sono stati oscurati e non erano in nessun modo riconducibili al Ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona. Si precisa, altresì, che il Ministro Savona non è presente in alcuna forma sui social media, tranne che per le posizioni e le affermazioni pubblicate sui social media del Dipartimento per le Politiche Europee.”