Videoconferenza a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, altri esponenti del governo, i sindacati e gli industriali. Sul tavolo, il tema della sicurezza nelle fabbriche. “Con la protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale“. Così il premier Giuseppe Conte nella videoconferenza con le parti sociali a Palazzo Chigi.
“Dobbiamo essere tutti consapevoli che tutti coloro che stanno lavorando – operai, tecnici, quadri – non espletano semplici prestazioni lavorative secondo lo schema di scambio lavoro/retribuzione. In questo momento questo loro sforzo assume un particolare significato: è un atto di grande responsabilità verso l’intera comunità nazionale. E proprio perché è un atto di responsabilità nei confronti di noi tutti, noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire loro condizioni di massima sicurezza” ha detto il premier.
Per il governo hanno partecipato anche i ministri del Lavoro Nunzia Catalfo, dell’Economia Roberto Gualtieri, della Sanità Roberto Speranza e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. E il commissario straordinario Domenico Arcuri. Il premier ha convocato il tavolo dopo che ieri in alcuni stabilimenti erano stati proclamati scioperi per chiedere la garanzia della sicurezza per i lavoratori. L’incontro è stato poi aggiornato a questa sera per lavorare sui testi dei protocollo sulla sicurezza. Lo si apprende dai partecipanti alla videoconferenza.
La salute e la sicurezza di chi lavora viene prima, è condizione per poter produrre. E’ condizione per chiedere alle persone di lavorare” ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al Governo. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, si appella ai cittadini affinché rispettino e regole. “Molti cittadini non hanno ancora compreso che uscire di casa senza un valido motivo e rimanere a stretto contatto con amici e parenti è da irresponsabili, perché il virus è più veloce e più furbo dei nostri piccoli espedienti per aggirare le ordinanze”, dice Lamorgese. “Le uscite in compagnia e la permanenza prolungata all’aperto costituiscono situazioni di rischio che devono essere evitate”.