“Negli ultimi 2 anni la sanità è stato il settore che ha registrato il maggior incremento di attacchi informatici, circa +35 per cento l’anno. Questo perché i dati sanitari hanno una grandissima importanza non solo ai fini dello sviluppo del business sanitario vero e proprio, ma anche a fini assicurativi, finanziari ed evidentemente ci sono hacker organizzati che attaccano e sfiltrano questi dati, non si può escludere per rivenderli poi in modo anonimo, con transazione anonima a operatori socio-sanitari privi di scrupoli, industrie farmaceutiche o chimiche. Ovviamente oggi l’interesse si è moltiplicato nella spasmodica ricerca farmacologica sul coronavirus.”
Cosi Paolo Poletti, già vicedirettore dell’Aise e generale della Guardia di Finanza, oggi Presidente di Sicuritalia, nell’intervista radiofonica RDS