Il Presidente Conte ha tenuto una informativa urgente alla Camera e al Senato sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche
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Clima incandescente alla Camera. Il premier Giuseppe Conte infiamma gli animi, il centrodestra insorge, più volte il premier è costretto ad interrompersi durante l’informativa urgente sulla cosiddetta Fase 2. E’ un clima da stadio, con cori, proteste, urla e gesti di ‘ribellione’ – come il togliersi la mascherina, pur se obbligatoria – messi in atto da alcuni deputati. Che la tensione sia alta e palpabile si percepisce sin dall’avvio della seduta: Conte non fa in tempo ad iniziare a parlare che già esplodono le prime proteste. Il ‘casus belli’ è la mancanza della mascherina sul volto del presidente del Consiglio, che interviene dai banchi del governo, con i ministri presenti seduti ben distanziati. Ma i deputati leghisti, supportati anche da alcuni colleghi di Fratelli d’Italia, non ci stanno, e esplodono: “La mascherina, la mascherina”, urlano alla volta del presidente Roberto Fico. Che, prima pazientemente, poi richiamando fermamente all’ordine i deputati, fino ad arrivare a sospendere la seduta per alcuni minuti, cerca di spiegare che da dove si trova a parlare il premier, è pienamente rispettata la distanza di sicurezza. Ma se così non ritengono i parlamentari, se ne discuterà nella prossima capigruppo.
Lo stesso Conte si giustifica spiegando di rimettersi alle decisioni di Fico. La protesta prosegue, alcuni deputati della Lega si tolgono a loro volta la mascherina, FdI chiede chiarimenti, insomma scoppia la bagarre. Tensioni che si ripetono durante tutti i circa 40 minuti di informativa. Quindi, all’avvio del dibattito, fioccano i fendenti. E non solo da parte delle opposizioni. Certo, gli interventi più duri sono del centrodestra: “Lei ci sta chiedendo pieni poteri, è preoccupante. Basta con i reality show”, tuona Giorgia Meloni. “La misura è colma”, afferma Forza Italia. “Conte un tiranno? No, è semplicemente diversamente sincero. Sta umiliando l’Italia”, è l’affondo della Lega. Ma anche dai banchi della maggioranza, pur riconfermando tutti la fiducia nel governo e nel premier, arrivano delle puntualizzazioni, con alcuni passaggi che appaiono non tanto teneri. Come il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, che chiede a Conte di non ricorrere più ai Dpcm. Anche Leu, con Federico Fornaro, chiede una riflessione sul ricorso ai Dpcm. Ma è soprattutto Italia viva a segnare la differenza: il presidente Ettore Rosato conferma sì l’appoggio al governo. Ma avverte: “I prossimi Dpcm venga ad illustrarli qui in Aula, anche di domenica sera e in diretta televisiva. E lo dico non per polemica ma perchè la democrazia ha una caratteristica, quella di evitare che ci sia uno solo al comando che ritiene di avere sempre ragione, penso che questo pericolo c’e’ e a questo servono le regole, ad evitarlo”.
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Dopo le ripetute proteste durante l’intervento di Conte, la bagarre prosegue e la parte destra dell’emiciclo, dove siedono le opposizioni, torna ad infiammarsi sulle parole del capogruppo M5s Davide Crippa, che attacca frontalmente la Lega, ‘rea’ di aver creato questa notte degli assembramenti proprio in Aula, con l’occupazione messa in atto per protesta sulle mancate risposte del premier sulla Fase 2, “presidio fatto forse per festeggiare anche un compleanno”, dice riferendosi a una diretta sui social trasmessa in notturna in cui si sente un deputato leghista esultare dopo la mezzanotte, quando è scattato il giorno in cui festeggia gli anni. E’ quindi il turno del leghista Claudio Borghi, che paragona Conte e Gualtieri a “Fracchia e Pinocchio”, accusa il premier e il ministro dell’Economia di “aver umiliato l’Italia” e alle critiche rivolte al presidente del Consiglio di essere autoritario, replica con ironia: “Conte è semplicemente un uomo diversamente sincero, arriva nelle zone del nord come un ladro senza avvisare nessuno dopo oltre un mese e mezzo dall’emergenza. Conte sta provocando imbarazzo a tutto il paese nel modo più pericoloso”.
La maggioranza insorge, e il clima da stadio riesplode. Non va soft nemmeno meno Forza Italia, che con il vicecapogruppo Roberto Occhiuto che avvisa il governo: “Se avesse avuto un pò di pudore avrebbe dovuto decidere di passare dal Parlamento prima di comprimere la libertà degli italiani. Ma la pazienza è finita, noi le abbiamo offerto la nostra collaborazione, restando all’opposizione, ma lei ha risposto fregandosene del Parlamento e dell’opposizione”.
Il Premier prima della replica aveva spiegato come atto preventivo di difesa: “Sarebbe semplice dal punto di vista del consenso riaprire tutto ma questo è un piano che pensa al benessere generale anche a costo di essere impopolari: non è un piano elettorale destinato a riscuotere consenso“.
