E’ ancora un cantiere aperto la manovra di sostegno all’economia che il governo dovrebbe varare nei prossimi giorni.
Il decreto, atteso ad aprile, è poi slittato a maggio e potrebbe diventare ora un decreto rilancio o essere spacchettato in più provvedimenti, come dimostrano le circa 770 pagine di richieste dei ministeri, contenute in un documento di lavoro – “non una bozza” hanno precisato fonti del ministero dell’Economia – che ora il Tesoro, insieme al premier Giuseppe Conte, dovrà valutare. Una pioggia di proposte sui capitoli fisco, lavoro, sanità, sport, salute, famiglia, turismo: molte sono già state stoppate dalla Ragioneria dello Stato, altre sono in attesa del via libera per mancanza di copertura adeguata, alcune sono incomplete e altre ancora addirittura superate. Parte delle misure proposte potrebbe finire in emendamenti al decreto liquidità all’esame della Camera. E non è ancora chiaro il destino delle norme per gli aiuti alle imprese, su cui stanno lavorando Mef e Mise, che sono stata oggetto di fibrillazioni nella maggioranza e che hanno suscitato il malcontento di Confindustria.
Il via libera Ue al nuovo quadro temporaneo per gli aiuti di Stato potrebbe imprimere un’accelerazione anche se la Commissione Ue ha posto una serie di paletti per le ricapitalizzazioni delle imprese e l’eventuale ingresso dello Stato. L’obiettivo resta quello di varare un decreto unico entro domenica, ma le incognite sono ancora molte, così come i nodi da sciogliere che potrebbero portare a un ulteriore slittamento dei tempi o allo spacchettamento in più provvedimenti.
Sulla famiglia il ministro renziano Elena Bonetti chiede di rifinanziare con 150 milioni il Fondo per le politiche della famiglia: il 90 per cento dei fondi servirebbero per potenziare i centri estivi diurni destinati alle bambine e ai bambini di età compresa tra 3 e 14 anni e il restante 10 per cento per i progetti volti a contrastare la povertà educativa. Tra le richieste anche quella di poter utilizzare il voucher babysitter che per aprile e maggio dovrebbe salire a 1.200 euro (raddoppiando a 2.000 per medici e gli operatori sanitari) per i centri estivi. Si propone inoltre di lasciare in smart working, per tutta la durata dell’emergenza, i genitori dipendenti con almeno un figlio a carico under 14, se compatibile con le caratteristiche del lavoro. Dovrebbe poi trovare conferma tra gli interventi l’ipotesi di aumentare da 15 a 30 giorni il periodo di congedo parentale straordinario, con retribuzione al 50 per cento, per i genitori con figli minori di 12 anni.
Per questo riguarda la sanità le mascherine chirurgiche, i dispositivi di protezione individuale e le diverse tipologie di mascherine filtranti potranno essere vendute anche in assenza degli imballaggi di riferimento, con le opportune cautele igieniche e sanitarie, poste a carico del venditore. Si propone di fissare il tetto massimo di prezzo per le mascherine chirurgiche a 1,5 euro al pezzo con un’indicazione di costo per le mascherine Ffp (a secondo del modello) tra i 5,75 e i 9,50 euro l’una. Ma il Mise ha già chiarito che sul prezzo fissato a 0,50 euro non si torna indietro. Per disinfettanti e igienizzanti a base idroalcolica, il prezzo varia dai 2 euro delle soluzioni disinfettanti a base analcolica (confezione fino a 400 ml) ai 7,20 euro delle confezioni grandi di soluzioni disinfettanti a base di ipoclorito di sodio (confezione da 1000 ml).
In tema di lavoro si chiedono 1,2 miliardi per finanziare la proroga di 12 settimane, e non di 18, della cassa integrazione Covid. L’ipotesi annunciata di consentire fino a 18 settimane è stata infatti stoppata dalla Ragioneria che la considera “non percorribile”.
Si propone anche la sospensione dei licenziamenti per altri tre mesi, oltre ai due già previsti dal Cura Italia di marzo. Tra le altre misure anche un contributo per colf e badanti tra 400 e 600 euro. Si prevede inoltre di aumentare di 500 milioni, da 300 a 800 milioni, il limite di spesa per il Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus. Il bonus di 600 euro per i professionisti e lavoratori con contratto co.co.co dovrebbe essere confermato anche per aprile. L’incentivo sale a 1.000 euro, per il mese di maggio, per i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata Inps non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.
Per garantire, invece, la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021, il ministero dell’Istruzione chiede un rifinanziamento di 331 milioni del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche nel 2020. Si propone inoltre lo stanziamento di 39,2 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato per l’anno scolastico 2019/2020, di effettuare interventi di pulizia.
Nel settore turistico molte le richieste di intervento. Tra le proposte un credito d’imposta, con un tetto di spesa 500 euro, per consentire alle famiglie a basso reddito di pagare le vacanze. Il credito è utilizzabile, dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, per un solo componente per nucleo familiare nel limite massimo di 500 euro, ed è fruibile nella misura dell’90 per cento come sconto e del 10 per cento come detrazione. La misura del credito è di 300 euro per le famiglie composte da due persone e di 150 euro per quelle composti da una sola persona. Si propone inoltre l’istituzione del “Fondo per la promozione del turismo in Italia” con una dotazione di 30 milioni di euro per il 2020.
Si propone l’istituzione di un Fondo emergenziale, a tutela delle filiere in crisi, con una dotazione di 1 miliardo di euro per il 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. Le risorse sono destinate in via principale, ma non esclusiva, al settore florovivaistico, lattiero caseario, vincolo, zootecnico nonchè della pesca e dell’acquacoltura.
La proposta Fraccaro prevede un superbonus per il rilancio dell’edilizia. Si propone di aumentare al 120% le detrazioni per spese inerenti a interventi di riqualificazione energetica (ecobonus), misure antisismiche (sismabonus) e installazione di impianti fotovoltaici fino al 31 dicembre 2022 o, in alternativa, la possibilita’ per le famiglie di ricevere uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori effettuati, da parte dell’impresa che riceverebbe un credito d’imposta pari al 120% del costo dei lavori, da usare in compensazione in 5 quote annuali di pari importo. A sua volta l’imprese puo’ decidere di cedere il credito d’imposta a terzi (ad esclusione degli istituti finanziari).
Anche un bonus edicole e credito d’imposta pubblicità. Si propone di innalzare dal 30 al 50%, per il 2020, l’importo massimo dell’investimento in campagne pubblicitarie ammesso al credito d’imposta introdotto, in regime straordinario, dal decreto Cura Italia. Previsto anche un contributo una tantum per gli edicolanti, fino a 500 euro, entro il limite di spesa di 7 milioni di euro per il 2020.
Per i trasporti si propone il rimborso ai pendolari per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per bus, metro, treno e vaporetto mediante l’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno o mediante proroga della durata dell’abbonamento. Tra le ipotesi anche quella di commisurare, limitatamente al periodo 1 aprile – 31 luglio 2020, il canone autostradale anno (ordinariamente fissato nella misura del 2,4 per cento dei proventi netti dei pedaggi di competenza dei concessionari) alla percorrenza chilometrica realmente effettuata nello stesso periodo dai veicoli che hanno potuto transitare. Resta in campo l’ipotesi di un buono mobilità pari al 70% della spesa sostenuta, e comunque in misura non superiore a 500 euro, per l’acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita), segway, hoverboard, monopattini e monowheel o per l’uso di servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli con autovetture. E si chiedono anche finanziamenti per lo sviluppo di funicolari, tapis roulant e bus elettrici nelle città.
Ai 3,5 miliardi di finanziamenti previsti per i Comuni si chiede di aggiungere 200 milioni per coprire la minori entrate che derivano dalla mancata riscossione della tassa di soggiorno. I soldi andranno ai Comuni tenendo conto della perdita di gettito delle entrate locali e dei fabbisogni per le funzioni fondamentali. Per la cultura e lo spettacolo si propone di aumentare il Fondo per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo da 130 a 280 milioni, ma anche di istituire un Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. E si prevede uno stanziamento di 100 milioni di per assicurare il funzionamento dei musei e luoghi della cultura statali. Tra le richieste anche l’estensione dell’art bonus ai circhi, agli spettacoli viaggianti e alle società concertistiche e corali. Inoltre i voucher emessi per il rimborso dei biglietti già pagati per spettacoli che poi sono stati annullati dovrebbero avere una validità di 18 mesi.