Se davvero Conte aprirà un dialogo serio e fattivo con l’opposizione, Forza Italia non si tirerà indietro “
Lo ribadisce Silvio Berlusconi, in una intervista a La Stampa che titola “Berlusconi rompe il fronte della destra”. “Sono disponibile – precisa il leader di Forza Italia -. Con tre precisazioni. Primo, collaborazione istituzionale non significa convergenza politica. Secondo, l’ascolto non è una concessione che il presidente del Consiglio ci fa; semmai è nell’interesse del Paese e dello stesso governo avvalersi di chi, come noi, ha esperienza e competenza, non solo politica. Qualità queste che nei partiti della maggioranza scarseggiano” ed infine “ascoltare l’opposizione non può essere solo un gesto di cortesia formale. Deve tradursi nel concordare concretamente le scelte da fare“. Quindi, prosegue, “se il governo ce lo consentirà davvero, parteciperemo a tutti gli incontri e a tutti i lavori al riguardo. Cercheremo di apportare le proposte più utili che scaturiranno dal nostro buonsenso, dalla nostra competenza, dalle nostre plurime esperienze nel mondo delle imprese, dell’edilizia, delle opere pubbliche, dello sport, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Credo di dover ricordare anche due esperienze forse importanti. Ventisei anni da imputato in quasi cento processi politici. E poco meno di 10 anni da presidente del Consiglio, cioè il cittadino italiano che è stato al governo per più tempo nella storia della Repubblica“. Dietro l’angolo potrebbe esserci un governissimo, magari guidato da Mario Draghi? “I profeti li lascerei nella Bibbia, dove peraltro si occupavano di cose più importanti. Se matureranno le condizioni per un governo diverso da questo, le valuteremo con i nostri alleati. Ma un governissimo, con tutti dentro, non credo sia né possibile né desiderabile“.