“I dati economici comunicati oggi dall’Istat disegnano un quadro preoccupante non solo in termini di riduzione del Pil, -8,3% nel 2020 con un rimbalzo parziale del +4,6% nel 2021, ma per l’impatto della crisi su alcuni aspetti socioeconomici fondamentali: a partire dai consumi e dagli investimenti la cui contrazione, rispettivamente del -9,3% e del -14,2%, pesa sul calo del Pil per 7,2 punti percentuali“.
Lo dichiarano i membri dell’esecutivo e i parlamentari di Cambiamo con Toti.
“Un dato che dovrebbe imporre immediati interventi volti a dare impulso alla domanda interna, attraverso la leva fiscale in primis. Sul mercato del lavoro pesa invece l’aumento del tasso di inattività, che falsa la percezione della disoccupazione, che sembra cosi’ calare, ma che rappresenta il quadro di una società che perde importanti fette di capitale umano. In particolare – proseguono – è il tasso di inattività femminile ad aumentare del +2,3%, probabilmente a causa dell’inadeguatezza delle politiche del governo sulla scuola e sul sostegno alle famiglie, e quello giovanile. Emerge chiaramente come il mercato del lavoro sia sempre più chiuso e rigido e privilegi solo e soltanto i pochi garantiti, dimenticando tutti quei lavoratori autonomi, le partite Iva ed ogni forma di lavoro flessibile. Risulta quindi urgente – concludono – un complessivo adeguamento delle regole che superi il paradosso di un alto costo del lavoro a fronte di poche garanzie riservate ad una platea ridotta. Le priorità di intervento sono chiare, si lavori in Parlamento per formulare azioni concrete. Come opposizione ci siamo, aspettiamo che la maggioranza metta da parte il dibattito interno e si accorga delle esigenze del Paese“.