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Conte fa asse con Sanchez. E rinvia sul Mes. Ora pronto per l'Aja e Parigi. Ma cosa sta succedendo?

Giuseppe Conte fa asse con Pedro Sanchez per rafforzare il ‘pressing’ nei confronti degli altri leader europei affinchè l’Ue confermi il progetto “ambizioso, elevato” del ‘Next generation Ue‘ della commissione europea “entro fine luglio”. Dopo la prima tappa in Portogallo dal premier Antonio Costa, il presidente del Consiglio prosegue il tour europeo, in vista del summit Ue del 17 e 18 luglio, che lo porterà nei prossimi giorni, anche all’Aja e a Parigi.
A Madrid, Conte e il presidente del governo spagnolo sembrano parlare la stessa lingua: destinatari del messaggio i Paesi “frugali” del Nord Europa, i più scettici rispetto al piano da 750 miliardi dell’esecutivo Ue. Entrambi chiedono che il consiglio dei capi di Stato e di governo confermi la proposta della commissione e non acccetti un compromesso al ribasso, cercando l’unanimità dei Ventisette. E, nel giorno in cui Angela Merkel sollecita il raggiungimento di un accordo entro l’estate, l’italiano e lo spagnolo hanno attese piu’ ravvicinate, dovute anche dalle urgenze delle rispettive economie.
“Non credo che Merkel abbia abbassato le pretese, perchè io confido nel suo coraggio e nella sua visione politica. Chi ha visione politica non può abbassare le pretese”, risponde Conte, fiducioso, ai cronisti che gli chiedono un parere su quelli che leggono come ‘segnali’ di cedimento della cancelliera tedesca. Nella conferenza stampa congiunta, al termine del bilaterale alla Moncloa, Conte poi ribadisce di “non aver cambiato idea” sul ricorso ai fondi del Mes (tema che divide la maggioranza). Per il premier, ogni pronunciamento sull’adesione al fondo salva Stati – sia a favore sia contro – è, allo stato, prettamente “ideologico”, non essendo ancora “completo” il pacchetto messo in campo dall’Ue. Una volta che sarà raggiunto un accordo complessivo a Bruxelles, il governo poi lo sottoporrà al voto del Parlamento, ma non prima, conferma. Per quanto riguarda il Mes”, risponde Sanchez ai cronisti, “non ha senso creare strumenti e avere vergogna di usarli”. “Non dico che lo farei ma non possiamo rendere frivola la gravita’ della pandemia”.
Il ‘feeling’ tra i due capi di governo, Conte e Sanchez, e’ evidente, alla Moncloa. E i due tengono a sottolinearlo, chiamandosi reciprocamente “amico” più volte, concordando un vertice intergovernativo nei prossimi mesi, entro l’anno, e assicurando di volere rafforzare ulteriormente i rapporti tra Italia e Spagna, che non avevano bilaterali – ricordano, con sorpresa- “dal 2014”. La “tragica esperienza esperienza” della pandemia “ci ha uniti di più”, dice Conte. “Non possiamo indietreggiare dalla proposta della commissione”, aggiunge. “La risposta dell’Ue deve arrivare entro fine mese”, gli fa eco Sanchez, “non possiamo aspettare”. L’italiano dà poi allo spagnolo l’appoggio del suo governo alla candidatura di Nadia Calvino per la presidenza dell’Eurogruppo. Dopo la conferenza stampa e l’incontro, il presidente del Consiglio visita l’ambasciata italiana a Madrid e poi, accompagnato dall’amico Sanchez, la ‘Guernica’ di Pablo Picasso al museo Reina Sofia.

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