Mohsen Fakhrizadeh è il quinto scienziato nucleare iraniano a essere assassinato negli ultimi dieci anni.
Deceduto in ospedale, il 27 novembre, in seguito a ferite riportate in un’imboscata a Est di Teheran, era a capo del Centro di ricerca di fisica della Repubblica Islamica.
Fonti del New York Times nell’intelligence Usa affermano che l’attentato è stato ordinato da Gerusalemme e che Fakhrizadeh era da tempo nel mirino del Mossad.
“La comunità internazionale e soprattutto l’Unione europea devono porre fine ai loro doppi standard e condannare questo atto di terrorismo di stato”, è l’appello del capo della diplomazia iraniana, Mohammad Javad Zarif.
Il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha assicurato che il crimine non resterà impunito, mentre Berlino e l’Onu hanno invitato tutte le parti ad esercitare la massima moderazione per evitare escalation.
La vicenda sarebbe stata preceduta da un incontro segreto a Neom, in Arabia Saudita, tra il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, l’erede al trono saudita, Mohammad bin Salman, e il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, domenica 22 novembre.
La vicenda sarebbe stata preceduta da un incontro segreto a Neom, in Arabia Saudita, tra il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, l’erede al trono saudita, Mohammad bin Salman, e il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, domenica 22 novembre.
I tre potrebbero aver discusso della possibilità di un ripristino dell’accordo sul nucleare iraniano da parte di Joe Biden e del modo per impedirlo.
“L’esercito israeliano si sta preparando a un possibile attacco militare degli Stati Uniti contro l’Iran”, rivelava poco più tardi, il 25 novembre, il sito di informazione Axios.
“L’esercito israeliano si sta preparando a un possibile attacco militare degli Stati Uniti contro l’Iran”, rivelava poco più tardi, il 25 novembre, il sito di informazione Axios.
La decisione di allertare l’esercito non è stata presa sulla base di dati d’intelligence, spiega Axios, ma “in previsione di un periodo molto delicato prima dell’inaugurazione di Joe Biden, il 20 gennaio”.
La situazione nella regione è nuovamente molto tesa.
Come si comporterà l’Italia nel caso di una guerra contro la Repubblica Islamica?
Come scrive la giornalista d’inchiesta Stefania Maurizi, “l’informazione (in modo particolare quella americana) ha già le mani sporche di sangue per la guerra in Iraq, vediamo di NON fare il bis assecondando la propaganda e la manipolazione degli ultra-falchi di Israele che vogliono una guerra all’Iran”.
Andromeda Project News si unisce al suo appello.
Parlamento europeo boccia emendamento a protezione di Julian Assange
“La detenzione e l’incriminazione di Julian Assange costituiscono un grave precedente per i giornalisti come stabilito dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa“.
Parole troppo forti per gli esponenti di Partito Democratico, Forza Italia e Italia Viva, che mercoledì 25 novembre hanno votato al Parlamento europeo per eliminare il suddetto passaggio dalla risoluzione sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea.
408 i voti contrari all’emendamento, 93 astensioni e 191 favorevoli, tra cui praticamente tutti i membri del gruppo 5 Stelle e Pierfrancesco Majorino, controcorrente rispetto al resto del PD.
Assange è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, a Londra, per aver fatto conoscere la verità sui crimini di guerra degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan.
Se estradato negli Stati Uniti, rischia 175 anni di carcere.
Diego Armando Maradona, campione di umanità
Il calciatore argentino Diego Armando Maradona ha aiutato il governo venezuelano a importare cibo nella Repubblica Bolivariana aggirando le sanzioni statunitensi.
Lo ha rivelato il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, dopo la morte della leggenda del calcio, lo scorso 25 novembre.
“Maradona si è mosso e ci ha aiutati con alcune cose segrete per portare cibo per il popolo del Venezuela.
“Maradona si è mosso e ci ha aiutati con alcune cose segrete per portare cibo per il popolo del Venezuela.
Oggi posso dirlo. Il grande Diego attento a tutti i dettagli, a tutto, sempre”, ha raccontato Maduro durante una cerimonia ufficiale in cui ha elogiato la lealtà dell’amico.
Sono stati scritti fiumi di parole su Maradona nei giorni che hanno seguito la sua scomparsa, ma la stampa mainstream ha scelto di ignorare il lato anti-imperialista di questo campione del calcio e di umanità, che si manifestava anche nel suo sostegno alla causa palestinese.
Sono stati scritti fiumi di parole su Maradona nei giorni che hanno seguito la sua scomparsa, ma la stampa mainstream ha scelto di ignorare il lato anti-imperialista di questo campione del calcio e di umanità, che si manifestava anche nel suo sostegno alla causa palestinese.
Noi, invece, è proprio così che vogliamo ricordarlo.
Per Andromeda Project, news a cura di Giulia Zanette, in collaborazione per la sezione esteri
di ecodaipalazzi.it
Video editing Nicola Alberi