Torna l’ombra della provetta di antrace, stavolta contro l’Iran.
Il 3 dicembre, gli Stati Uniti hanno sanzionato l’entità iraniana Shahid Meisami Group e il suo direttore, Mehran Babri, per presunte attività legate alla ricerca sulle armi chimiche.
Il gruppo viene accusato di essere collegato all’Organizzazione iraniana per l’innovazione e la ricerca in materia di difesa (SPND), coinvolta, a detta di Washington, in tentativi segreti dell’Iran per lo sviluppo di armi di distruzione di massa.
L’organizzazione fu istituita nel 2010 dal fisico nucleare Mohsen Fakhrizadeh, assassinato nei giorni scorsi.
“Lo sviluppo di armi di distruzione di massa da parte dell’Iran è una minaccia alla sicurezza dei suoi vicini e del mondo”, ha dichiarato il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, aggiungendo che “gli Stati Uniti continueranno a contrastare qualsiasi tentativo del regime iraniano di sviluppare armi chimiche che potrebbero essere utilizzate dal regime o dai suoi affiliati per portare avanti i loro piani malvagi”.
Intanto le forze armate israeliane e statunitensi hanno intensificato il coordinamento in vista di possibili ritorsioni iraniane legate all’omicidio dello scienziato.
Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz
Gli Stati Uniti esportano democrazia, ma a pagamento
Nove anni più tardi (la missiva risale, infatti, al 2011), Washington ha trovato il modo di rimettersi in pari.
Chissà se anche quest’ultimo è soddisfatto dell’affare.
In milioni protestano in India, strade bloccate
È stato uno sciopero nazionale colossale, quello svoltosi lo scorso 26 novembre in India e organizzato da dieci grandi sindacati indiani.
Il prossimo sciopero nazionale è in programma l’8 dicembre con il blocco delle strade che portano a Delhi.
News per Andromeda Project in collaborazione con ecodaipalazzi.it per la sezione esteri a cura di