INTERNI
Governo. La consultazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau ripropone una concezione caricaturale della democrazia (Franco sul Cds). Il timing di Draghi non coincide con il fuso orario dei grillini e con i loro riti assemblearisti (Verderami sul Cds);
Centrodestra. Il centrodestra occupa la scena mediatica e da l’impressione di essere il fulcro del futuro governo. Pd e M5s ancora scossi dalla caduta di Conte e dalla mossa di Salvini che, di fatto, rinsalda l’alleanza con Berlusconi e fa saltare la maggioranza Ursula (Folli su Rep);
Salvini frastornato. Salvini nervoso perchè costretto a riporre tutte le bandiere della propaganda leghista: flat tax, decreti sicurezza, porti chiusi (Lopapa su Rep). È costretto a ribaltare la piattaforma politica e ideologica su cui ha costruito la sua narrazione perchè gli hanno spiegato che, se vuole arrivare al governo, deve affrancarsi dai russi, dal trumpismo e dai sogni di una restaurazione mondiale (Bei su Rep);
Senza pudore. L’eurodeputato leghista Zanni, presidente del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento europeo: “Non siamo noi a cambiare è l’Europa che si avvicina alle nostre idee” (int. sul Cds);
Tasse. Nessun aumento del carico fiscale, progressività del sistema e lotta all’evasione: sono questi i cardini della riforma fiscale di Draghi. Ai partiti parla di programmi e zero riferimenti al perimetro della maggioranza e alla spartizione dei ministeri (Conti sul Msg);
Auguri. Renzi dovrà scegliere fra Boschi e Bellanova come ministro (Cuzzocrea su Rep).
ECONOMIA
L’economia tiene. La comunità silenziosa dell’impresa e del lavoro ha tenuto: l’apertura delle imprese, grazie al protocollo con i sindacati, ha consentito di rimanere incastonate nelle catene internazionali del valore senza essere sostituiti dai polacchi o dai slovacchi. Il calo del Pil è stato del 8,2 ma non biblico. L’export è addirittura cresciuto dell’1,1%. Tanti i settori in crisi ma ci sono le condizioni per ripartire (Di Vico sul Cds).