Il leader della Lega, Matteo Salvini, in una intervista ad “Avvenire” dice che “a noi interessa difendere l’interesse degli italiani in Europa e pensiamo di poterlo fare. Ci sono le condizioni. Come primo partito italiano ci siamo sentiti in dovere di rispondere all’appello del presidente della Repubblica: lavoriamo per risollevare l’Italia”. Ieri gli europarlamentari leghisti hanno votato a favore del Recovery fund. “Siamo in Europa per cambiare alcune regole europee, che anche il professor Draghi ha ammesso non funzionano, non per cambiare gruppi o magliette. Guardiamo alla sostanza”. Poi spiega cosa l’ha convinto in Mario Draghi, sul quale anche nel recente passato è stato piuttosto critico. “Draghi non è un altro Monti: non arriva per tagliare e condannare gli italiani con leggi sbagliate come la Fornero. Ha un’idea di rilancio che ci piace, basata su investimenti, meno tasse e infrastrutture”.
Uno dei temi più divisivi, in una maggioranza così ampia, può essere l’immigrazione. “Credo sia corretto uniformarsi agli altri Paesi europei, ricordando che chi arriva in Italia arriva in Europa. Su espulsioni, respingimenti e controllo dei confini possiamo seguire l’esempio di Spagna, Germania o Francia che sono decisamente più severe di noi. Da ministro non solo ho difeso la sicurezza degli italiani, ma soprattutto ho salvato migliaia di vite”. Adesso sembrano tutti responsabili, ma la strada da fare insieme è lunga e impegnativa e c’è il rischio che poi tornino le ‘risse’ tra partiti. “Mi auguro di no, anche se alcuni potenziali partner di governo hanno votato per mandarmi in galera 15 anni. La Lega non vuole risse e anche per questo non abbiamo posto veti”, ha concluso Salvini.
