M5S. A poche ore dal voto il fronte del no si riduce ad una decina di senatori e altrettanti deputati. Italiani col fiato sospeso perchè l’ex ministra Catalfo non ha ancora sciolto il riserbo (Buzzi sul Cds);
Interblocco. C’è Conte dietro l’iniziativa di costruire un blocco parlamentare formato da Pd, M5S e Leu. È un messaggio rivolto ai “malpancisti” grillini che vorrebbero “vendicare” l’ex premier. I renziani del Pd sparano contro l’alleanza coi grillini (Guerzoni sul Cds e Vitale su Rep);
Lacrime di coccodrillo. Dove erano le donne del Pd, che oggi versano lacrime, quando Rosy Bindi si candidò alla Segreteria del Pd? E quando Francesca Balzani sfidò Beppe Sala alle primarie per sindaco? Il problema è che le dem hanno la stessa vocazione governista dei maschi secondo cui la politica è comando e quindi culmina nel ruolo di ministro (Lerner sul Ft);
Mise spolpato. Il Mise perderà la delega sull’energia (a favore del nuovo ministero dell’Ambiente) e quella sulla comunicazione (a favore del ministero della Transizione digitale). Bozza per la spartizione dei sottosegretari: 12/13 al M5s, 7 alla Lega, 7 al Pd, 5/6 a FI, 2 a IV, 2 a Leu mentre 3/4 dovranno spartirseli Centro Democratico, Azione, +Europa, Maie, Udc e Autonomie (Falci e Galluzzo sul Cds);
L’uomo-ovunque. Salvini mette bocca nei dossier più importanti e incontra tutti. Tre obiettivi: ribadire la sua centralità come leader della Lega, non lasciare spazio politico alla Meloni e accreditarsi come l’erede di Berlusconi (Ajello sul Msg);
Poltrone. Il governo dovrà fare circa 500 nomine nelle controllate (fra cui Cdp, Fs, Anas Rai, Eni, Enel, Poste, Leonardo). I partiti cercheranno così di compensare la perdita di potere nel governo ma un precedente li preoccupa: già da Direttore generale del Tesoro, Draghi chiese che la selezione per quelle posizioni fosse affidata ai “cacciatori di teste” (Baroni suLa St);
Senti chi parla. Incredibile che siano Maria Elena Boschi e Simona Bonafè a opporsi alla candidatura di Conte alle suppletive di Siena “perchè non rappresenta il territorio”: la prima è stata eletta in Sud Tirolo e la seconda in Lombardia. Per la cronaca: Boschi è andata sul “territorio” solo due volte dal giorno delle elezioni (Stella sul Cds);
Ma che bravo Arcuri. Salvini passa in poche ore da “Insieme a Conte, a casa pure Arcuri!” a “Se garantisce i vaccini, aiutarlo sarà un dovere”. È bastato che Arcuri aprisse a Zaia sulla via veneta alle forniture parallele di vaccini (Salvia sul Cds)