Al termine di una lunga giornata cominciata alle 10 di mattina, il Senato ha votato ieri sera la fiducia al governo presieduto da Mario Draghi con 262 voti favorevoli, 40 contrari e 2 astenuti. L’ex numero uno della Bce non ha battuto quindi il record di Mario Monti, che nel 2011 raggiunse i 281 sì sull’onda del terrore per il rischio di una bancarotta del Paese. Hanno pesato i no provenienti dal gruppo misto, in particolare fra gli ex 5 stelle, e la spaccatura del Movimento 5 stelle che a questo punto sembra avviato a una vera e propria scissione. Dopo il passaggio alla Camera previsto per oggi, un lavoro enorme attende il nuovo esecutivo, lavoro tratteggiato da Draghi nel suo ampio discorso davanti ai senatori: un intervento dai toni alti in cui ha parlato di Nuova Ricostruzione e di spirito repubblicano, con frequenti riferimenti alle guerre mondiali.
Al centro la gestione della pandemia e il rilancio economico con attenzione particolare alle donne, ai giovani e soprattutto all’ambiente: concetto quest’ultimo che Draghi si è impegnato a inserire, assieme con lo sviluppo sostenibile, nella Costituzione, e su cui ha citato anche Papa Francesco, “le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento”. Si è trattato, come ha rilevato l’Osservatore Romano, dell’unica citazione dell’ex governatore Bce, oltre a un accenno al padre della patria Cavour. Diversi sono stati i momenti in cui Draghi, malgrado la sua fama di banchiere dai nervi d’acciaio, ha restituito un’immagine di umanità e a tratti quasi di umiltà: il neo-premier ha cominciato la sua replica senza accorgersi di essere a microfono spento, ma subito si è ripreso con una battuta: “Scusate, devo ancora imparare”.
Sempre durante la replica, ha voluto quasi ridimensionare l’entusiasmo – già oggetto di ironia sulla stampa e sui social media – suscitato fra i partiti: “Vi ringrazio per la stima che avete dimostrato ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti dall’azione di governo da me presieduto”. Fra i senatori, nelle dichiarazioni di voto Draghi ha incassato l’appoggio senza riserve di Pd, Italia Viva e Forza Italia. Anche Matteo Salvini ha parlato di “fiducia (…) convinta, da parte mia e della Lega”, perché “significa dare più forza all’Italia in Europa”. Ma non ha rinunciato a puntualizzare: “Se garantisce salute e lavoro, evviva l’Europa. Se impone disoccupazione e chiusure, e sbaglia a ordinare i vaccini, criticarla non è un diritto ma un dovere di ogni cittadino di questo Paese”.
