Sottosegretari. Solo il M5s non ha presentato la lista a Draghi. Devono ancora realizzare come sia stato possibile passare da ventidue, fra sottosegretari e viceministri del Conte II, a undici (Falci sul Cds);
Calabria. Pd nel panico: oltre a Mimmo Lucano, De Magistris ottiene anche l’appoggio di comitati civici, di varie sigle comuniste e di associazioni di solito vicine al Pd. Altri problemi per il Pd: 1) il candidato in pectore Nicola Irto è stato nominato controvoglia; 2) l’ex governatore Oliviero aspetta ancora la riabilitazione ed è pronto a vendicarsi; 3) l’alleanza con il M5s non porterà grandi risultati perchè i parlamentari “ribelli” sono quasi tutti calabresi (Candito sul Cds);
Oracolo stanco. Beppe Grillo in stato confusionale: è passato dal vaffanculo ai sonetti e a Platone. Si esprime per parabole e doppi sensi costringendo i seguaci con le orecchie d’asino all’esegesi. Alla Raggi ha scritto “Aridaje!” ma a Roma non è il rafforzativo di “daje” ma il suo sarcastico contrario. Molto più vicino al significato di “Che du cojoni!” (Merlo sul Fg). Tanto geniale e visionario ieri quanto confuso e indifendibile oggi (pure Scanzi attacca il guru);
Conte “salvatore”. Di Maio e Bonafede tributano lodi a Conte ben oltre le solite parole di circostanza. La paura dei “governisti” è che il nuovo direttorio a cinque sia espugnato dai “movimentisti” (con l’aiuto di Casaleggio) e quindi bisogna ritagliare uno spazio da leader per l’ex premier (Guerzoni e Trocino sul Cds e Pucciarelli su Rep). Paola Taverna: “Bisogna rifondare il M5s con Conte capo politico” (int. sul Ft);
Primo miracolo. Il Cdm di ieri è durato solo un’ora ed è sfociato in una nota informativa di poche righe. Basta mezze decisioni e mezze informazioni continuamente smentite da se stesse (Ajello sul Msg)
Gentiloni. Sarà pure lento nell’agire ma quando c’è da riallinearsi è rapidissimo (Belpietro su La Ver).