“I passaporti sanitari dovrebbero essere introdotti, prima che ci pensino i grandi della tecnologia.”
A parlare è la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un momento in cui il tema ha creato mille perplessità fra i leader europei.
Giovedì 25 febbraio essi si sono riuniti in video conferenza per discuterne.
In linea di principio, sono d’accordo sull’introduzione del certificato, ma vi è divisione sulla modalità della sua introduzione.
“Nel futuro, sarà sicuramente una cosa buona avere tali certificati,” ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel in conferenza stampa, “ma ciò non significa che solo coloro che sono muniti del passaporto sanitario potranno viaggiare; su questo, non è stata presa ancora alcuna decisione politica.”
A mo’ di esempio, Von der Leyen ha citato il caso di Israele, dove sia i cittadini vaccinati che quelli guariti dal Covid sono stati muniti di una “carta verde”, sorta di pass per accedere ai servizi principali.
Tuttavia, il sistema è in discussione per la facilità con cui i pass possono essere contraffatti.
Inoltre, la stessa Von der Leyen ha ammesso di avere alcune preoccupazioni scientifiche, poiché, ha concluso, “rimane ancora poco chiaro se le persone già vaccinate siano ancora in grado di trasmettere il virus.”
Ma non è tutto.
Rimane infatti un’altra preoccupazione, di natura non scientifica.
“È importante che venga trovata una soluzione europea, altrimenti altri potrebbero riempire il vuoto.” Ha commentato. Il riferimento è ai giganti della tecnologia Google e Apple, che sul tema stanno offrendo soluzioni all’OMS.
Già nell’aprile scorso, le due corporation avevano sviluppato un progetto chiamato Exposure Notification, disegnato per facilitare la tracciatura dei contatti durante la pandemia.
Mentre questa settimana Google ha lanciato la piattaforma Global.health, che mira a raccogliere “dati anonimi” su casi individuali di Covid-19 verificatisi in tutto il mondo.
Secondo Bloomberg, una fonte anonima di Apple ha negato che ci sia una discussione in corso con l’Oms su un’eventuale applicazione legata ai vaccini.
Tuttavia, le informazioni sul programma di tracciatura Exposure Notification sono disponibili sia sul sito ufficiale di Apple che su quello di Google.
Per quanto riguarda Global.health, appena lanciata da Google, fra i suoi creatori contempla esperti delle università di Harvard, Washington, Oxford e il Johns Hopkins Center for Health Security (5), con fondi che, come dimostra il sito ufficiale, provengono in parte dalla stessa Google, in parte dalla Oxford Martin School e dalla Rockefeller Foundation.
Leni Remedios